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rapporti - Deliverable

Valutazione dell’impatto sulla qualità dell’aria della diffusione dei veicoli PEV/PHEV

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Valutazione dell’impatto sulla qualità dell’aria della diffusione dei veicoli PEV/PHEV

Uno scenario di diffusione di veicoli elettrici al 2030 è valutato in termini di bilancio delle emissioni e di variazione di concentrazioni in aria ambiente. Nelle valutazioni si è tenuto conto della riduzione delle emissioni associate ai trasporti e dell’incremento delle emissioni associate al settore termoelettrico per la fornitura dell’energia elettrica necessaria a caricare le batterie.

Il veicolo elettrico (PEV) ed il veicolo ibrido elettrico con possibilità di ricarica da rete (PHEV) possono costituire una valida alternativa ai veicoli convenzionali a combustione interna (ICV) per soddisfare le esigenze di mobilità privata della popolazione e possono contribuire a migliore il critico livello di qualità dell’aria che spesso si registra nei grandi centri urbani. La valutazione dei possibili effetti sulla qualità dell’aria conseguente alla diffusione di significative quote di veicoli elettrici PEV/PHEV è stata studiata attraverso la definizione di uno scenario emissivo e l’applicazione di un modello di chimica e trasporto degli inquinanti in atmosfera. Nella definizione dello scenario emissivo si è tenuto conto delle emissioni evitate nei trasporti dovute alla sostituzione di veicoli a combustione interna con veicoli elettrici e alle maggiori emissioni dal settore termoelettrico conseguenti alla maggiore produzione di energia necessaria alla ricarica delle batterie. Il primo passo dello studio in oggetto è stato quindi la definizione di uno scenario di mobilità per l’intero territorio italiano, supponendo una quota di 10 milioni di veicoli elettrici. A tale scenario ha corrisposto un incremento della domanda annua di energia elettrica nazionale pari a 18 GWh, stimata considerandoun consumo specifico medio di circa 160Wh/km ed una percorrenza media annua di circa 11000 km . Il supplemento di energia elettrica richiesta è stato stimato con l’ausilio di un sistema di modelli di simulazione del sistema elettrico nazionale che ha consentito di determinare l’aumento di produzione termoelettrica ed il corrispondente incremento delle emissioni di NOX e PM10, pari rispettivamente a 2.7 Tg/y e 0.17 Tg/y. Corrispondentemente, la modifica dello scenario di mobilità ha comportato una riduzione delle emissioni dovute ai trasporti. In particolare le emissioni di NOX sono diminuite di 13.8 Tg/y e quelle di PM10 di 0.14 Tg/y.Successivamente si è proceduto alla stima degli impatti sulla qualità dell’aria degli scenari descritti precedentemente, attraverso l’applicazione del sistema modellistico SMOKE-WRF-CAMx su un dominio di calcolo avente risoluzione orizzontale pari a 15 km. La ricostruzione dell’impatto sulla qualità dell’aria è stata effettuata in due passi: prima stimando l’effetto dell’evoluzione del parco circolante e della produzione termoelettrica al 2030 e, successivamente, valutando su quest’ultimo scenario l’effetto dell’introduzione del veicolo elettrico.Lo studio modellistico ha evidenziato che la penetrazione dei veicoli elettrici ha effetti complessivamente positivi sulla qualità dell’aria. In particolare si osservano riduzioni della concentrazione media annua di NO2 compresi fra 1% e 5% e di PM2.5 compresi fra 1% e 2%. Infine lo studio ha evidenziato che le riduzioni più significative si osservano in corrispondenza delle aree caratterizzate dalle concentrazioni più elevate, confermando l’efficacia di politiche di miglioramento della qualità dell’aria relative al settore dei trasporti.

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