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Valutazione di pozzi e sorgenti di CO2 mediante metodi indiretti

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Valutazione di pozzi e sorgenti di CO2 mediante metodi indiretti

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:26 pm

L’attività sullo studio della distribuzione media annuale e stagionale della concentrazione di CO 2 atmosferica è relativa a due distinte fasi di lavoro: la prima, oggetto della presente relazione, riguarda l’approccio al problema su un dominio di lavoro molto esteso (che comprende l’Europa, l’oceano atlantico centro-orientale e l’Africa subtropicale ed extratropicale) e risoluzione spaziale bassa (1,5°), la seconda, in corso di svolgimento, si basa su un dominio sostanzialmente più piccolo e con una risoluzione spaziale elevata (0,5°). La prima fase, ha posto in risalto alcune peculiarità che sono sembrate di grande interesse ma che richiedono ulteriori approfondimenti. In particolare sono stati rilevati i seguenti segnali caratteristici: (a) "pattern" di elevate concentrazioni invernali di CO 2 in atmosfera sopra l’oceano atlantico settentrionale, organizzate in macchie irregolari allineate nella direzione Ovest – Est. Nell’inverno 1995/96, su tale pattern atlantico si è sovrapposta una banda zonale di alta concentrazione, fra i paralleli (50-55) N, associata a traiettorie di provenienza atlantica dirette verso l’Europa settentrionale; (b) "pattern" di elevate concentrazioni estive sull’oceano atlantico, dalla fascia subtropicale alle regioni meridionali della fascia intertropicale. La seconda fase è costituita dall’acquisizione da parte del CESI dell’intero pacchetto SW che è stato trasferito sui calcolatori del CESI provvedendo alla sua installazione e verificando il corretto funzionamento dell’intera catena di codici. Il sistema completo è costituito dagli archivi GRIB relativi al modello ECMWF, dal codice “Trajectory” che calcola le traiettorie a ritroso (backward) aventi come punto recettore finale della traiettoria la stazione di Plateau Rosa ed il codice “Isogas” che associa i valori di CO 2 misurati alle traiettorie calcolate individuando le zone caratterizzate da una più elevata concentrazione di CO 2 (sorgenti) e quelle aventi più basse concentrazioni (pozzi). Allo stato attuale il sistema completo è stato testato da un punto di vista SW ed appare stabile e ben funzionante.

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