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Variazioni climatiche sul Bacino del Mediterraneo

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Variazioni climatiche sul Bacino del Mediterraneo

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:04 pm

Allo scopo di fornire previsioni attendibili sulle variazioni climatiche attese sul territorio nazionale e, più in generale, sul Bacino del Mediterraneo, si è proseguita l’attività, condotta negli anni precedenti, di analisi dei modelli climatici globali di ultima generazione, estendendo il metodo di analisi di tali modelli dalla Regione Alpina (oggetto dell’attività di Ricerca di Sistema dell’anno 2006) a tutto il territorio nazionale. In analogia a quanto fatto nel 2006, si sono dapprima analizzati i risultati dei modelli, considerandoli singolarmente. Poi, per tener conto dell’informazione di tutti i modelli insieme, sono stati elaborati degli scenari climatici mediante delle medie pesate (Ensemble Means) in cui il peso dato alle simulazioni di ciascun modello è stato proporzionale alle performance dimostrate nella ricostruzione della temperatura media dell’aria e della precipitazione totale, osservate negli anni 1950-2000 dalla rete di stazioni dell’Aeronautica Militare, estesa sul territorio nazionale. Considerando tre diversi scenari emissivi di gas serra, tra quelli ipotizzati in ambito internazionale, sono state elaborate delle proiezioni relative alle variazioni climatiche attese sull’Italia per il secolo XXI. Come già visto in RdS 2006, risulta chiaramente che le variazioni climatiche previste dipendono non tanto dal criterio di media utilizzato, quanto dallo scenario emissivo ipotizzato, con i cambiamenti maggiori in concomitanza alle emissioni maggiori di gas serra. Le variazioni più importanti riguardano i mesi estivi: verso la metà del secolo XXI, si prevede per l’estate un aumento della temperatura di circa 3°C ed una riduzione delle precipitazioni attorno al 10%. Per la stagione invernale, le variazioni previste sono più attenuate, sebbene non trascurabili perché, pur senza variazioni significative per la precipitazione totale, le precipitazioni nevose saranno ridotte considerevolmente a causa dell’incremento termico previsto di 2°C. Tali risultati vanno considerati come indicativi di un trend generale, soprattutto perché derivano da simulazioni modellistiche con risoluzioni spaziali troppo lasche (100-300km) per poter descrivere adeguatamente le variazioni climatiche attese su una regione ad orografica complessa com’è il nostro territorio nazionale. Per disporre di un’informazione con maggior dettaglio spaziale, si sono considerati i risultati dei modelli climatici regionali, sviluppati nell’ambito del Progetto PRUDENCE, finanziato dalla Comunità Europea tramite il V Programma Quadro nel periodo 2001-2004. Tali modelli, infatti, avendo una risoluzione di circa 50 km, possono rappresentare meglio le strutture spaziali delle variabili meteorologiche in aree ad orografia complessa. Concentrando l’analisi dei risultati di PRUDENCE sul Bacino del Mediterraneo, risulta che le variazioni climatiche previste sulle nostre regioni sono in accordo con quanto dedotto dai modelli climatici globali focalizzando l’analisi sulle Alpi (RdS 2006) e sull’Italia: è previsto un riscaldamento in tutte le regioni, più forte d’estate rispetto all’inverno. Per quanto riguarda le precipitazioni, in estate è probabile una loro riduzione su tutte le regioni, mentre per l’inverno è atteso un incremento delle piogge sulle Alpi. Variazioni più lievi sono attese sul Mediterraneo, anche se, in questo caso, i diversi modelli regionali danno proiezioni diverse. In particolare, il modello RegCM (uno dei modelli del progetto PRUDENCE) fornisce risultati molto simili a quanto si deduce attraverso gli Ensemble di PRUDENCE. Questo è molto interessante perchè RegCM descrive l’atmosfera nel modello accoppiato PROTHEUS, un modello regionale per la descrizione del clima sul Mediterraneo, attualmente in fase di sviluppo presso ENEA. L’ultima parte dell’attività RdS 2007 è stata dedicata all’analisi dei primi risultati di tale modello, nell’ambito di una collaborazione avviata con ENEA, volta a verificare la coerenza tra le variabili meteorologiche, lavoro preliminare alla definizione degli scenari futuri, una volta che, con questo modello, saranno realizzate le simulazioni del secolo XXI per la descrizione delle variazioni climatiche sul Bacino del Mediterraneo.

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