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rapporti - Deliverable

Verifica in campo della metodologia di ispezione per la valutazione del rischio di collasso dei componenti

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Verifica in campo della metodologia di ispezione per la valutazione del rischio di collasso dei componenti

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:46 pm

Il presente documento è uno degli elaborati previsti dal progetto SISTEL, finalizzato alla predisposizione di criteri per la sicurezza e affidabilità sismica degli impianti della rete di trasporto e di distribuzione dell’energia elettrica. Nel progetto si fa riferimento alla normativa internazionale e in particolare a quella che fornisce criteri per la selezione dei siti per nuovi impianti e per la valutazione della vulnerabilità sismica di quelli esistenti. Particolare attenzione è posta alla progettazione antisismica di nuove stazioni e alla verifica di quelle esistenti, alla scelta di interventi da prevedere nella fase di progettazione di nuovi impianti o di adeguamento di quelli già in servizio. Una sezione è dedicata alla definizione delle modalità (esame visivo, strumentale e funzionale) delle ispezioni di tipo diagnostico su strutture civili e componenti elettrici da effettuarsi in sito, in particolare, nel dopo sisma. Mediante una tecnica non invasiva sperimentale, che si basa sulla determinazione delle caratteristiche modali dell’apparecchiatura (eccitazioni impulsive applicate con un martello strumentato e sistema ottico LADIR1 per la registrazione delle vibrazioni), è stato possibile effettuare indagini in sito su apparecchiature AT di stazione. La disponibilità di uno strumento specifico, sia per algoritmi sia per modalità d’uso, da impiegare nell’elaborazione dei segnali di vibrazione dei componenti elettrici è di primaria importanza se, come può accadere in una situazione di emergenza immediatamente successiva ad un evento sismico, si deve provvedere ad una rapida e sicura determinazione di un possibile stato di danneggiamento. Per tale motivo nel corso del 2001 sono stati aggiornati gli algoritmi di base e l’architettura dello strumento informatico ACE. La possibile evoluzione dell’architettura del sistema ASPIDE2-ACE3 in un ambiente dotato di maggiore efficienza, grazie all’integrazione delle attività di analisi dei segnali svolte a valle di misure effettuate su componenti elettrici e di quelle condotte per la realizzazione degli scenari di danno, è oggetto del presente rapporto. In particolare viene analizzata l’evoluzione da sistema desktop a sistema distribuito e l’integrazione dello stesso con il modulo FraGIS che analizza la distribuzione territoriale delle “fragility” dei componenti di stazione La verifica dell’intera procedura costituisce la parte conclusiva delle attività finalizzate alla definizione di un’architettura e di prodotti informatici specifici a supporto della realizzazione di scenari di danno. Link al documento di riferimento: Link A3-002879. 1 Il sistema LADIR è un vibrometro ottico (sviluppato in ambito ENEL) che permette di misurare a distanza le vibrazioni di oggetti utilizzando la luce retro diffusa dall’oggetto senza richiedere l’uso di riflettori o specchi. Il sistema utilizza un laser ad He-Ne (Elio-Neon) con una potenza di 5 mW ad una lunghezza d’onda di 633 nm. Il fascio laser è focalizzato sull’oggetto vibrante con un telescopio che agisce anche da lente di raccolta della luce di ritorno dall’oggetto. 2 ASPIDE è una procedura (sviluppata in ambito ENEL) che, grazie ad una serie di algoritmi specifici in essa implementati, consente l’analisi di serie temporali registrate nel corso di misure dinamiche e l’individuazione di eventuali non linearità presenti nel segnale che possono essere indicatori di un degrado strutturale in atto. 3 ACE (Analisi Componenti Elettrici) è un nuovo modulo che, nel corso del progetto SISTEL, è stato aggiunto alla procedura ASPIDE. La versione precedente è stata completata nel corso del 2001.

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