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RemTech Expo 2025: ricerca e innovazione per territori sostenibili

Tre giorni di approfondimenti al quartiere fieristico di Ferrara per analizzare con RSE i temi al centro della transizione: risanamento e valorizzazione delle aree dismesse, resilienza delle reti, materie prime critiche, nucleare e criteri ambientali minimi per l’edilizia.

 

RSE ha preso parte alla 19° edizione di RemTech Expo, la fiera dedicata ai temi del risanamento, della rigenerazione e dello sviluppo sostenibile dei territori, che si è svolta a Ferrara dal 17 al 19 settembre. Una delegazione RSE ha partecipato alla tre giorni con analisi e approfondimenti sui principali temi della transizione energetica.

 

17 settembre 2025

Mercoledì 17 settembre, Michele de Nigris, Direttore del Dipartimento Sviluppo Sostenibile e Fonti Energetiche di RSE, è intervenuto all’incontro “Risanamento, sicurezza e rigenerazione”.

Riguardo il primo aspetto, de Nigris ha affrontato il tema del risanamento di aree dismesse, come cave e discariche, possibili sedi per nuovi impianti da fonti rinnovabili, secondo gli ultimi sviluppi dei decreti legislativi sulle aree idonee. In aggiunta, sono state approfondite le valutazioni in corso per la valorizzazione di terreni agricoli abbandonati. In questa occasione, sono state presentate le attività di ricerca in corso dedicate alla valorizzazione dei terreni agricoli abbandonati. Grazie all’analisi di immagini satellitari e allo studio dell’evoluzione delle cartine di uso del suolo, RSE ha individuato oltre 2.800 km² di aree agricole abbandonate, che potrebbero ospitare più di 150 GW di fotovoltaico (agrivoltaico). I risultati di questa indagine sono stati raccolti e resi disponibili al pubblico attraverso una geostoria sul geoportale RSE.

 

Sui temi della sicurezza e della resilienza delle infrastrutture energetiche, Michele de Nigris ha illustrato la metodologia sviluppata da RSE insieme a TERNA e approvata da ARERA, che consente di valutare minacce e vulnerabilità della rete elettrica e di individuare le misure più efficaci per contenerne i rischi. Si tratta di un approccio basato su strumenti di rianalisi e modelli climatici ad alta risoluzione, che prendono in esame gli ultimi trent’anni e offrono proiezioni sugli scenari futuri dei principali parametri alla base dei cambiamenti climatici.

 

Al capitolo rigenerazione, de Nigris ha approfondito l’importante aspetto delle materie prime critiche per il sistema energetico, illustrandone la valenza strategica per l’Italia, con un focus sulle metodologie allo studio in RSE relativamente al riciclo di materiali e alla sostituzione di quelli che rappresentano una criticità in termini di disponibilità (MPC, MPS) o in termini ambientali (ad esempio SF6).

 

18 settembre 2025

Giovedì 18 settembre, nella cornice degli Stati Generali dell’Energia e in occasione della presentazione del Manifesto dell’Energia, Michele Benini, Direttore del Dipartimento Sviluppo Sistemi Energetici di RSE, è intervenuto alla sessione dal titolo “Nucleare: prospettive e sviluppi”. Durante l’incontro sono stati analizzati e illustrati gli scenari di penetrazione della fonte nucleare, elaborati da RSE nell’ambito della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile.

 

19 settembre 2025

Venerdì 19 settembre Veronica Lucia Castaldo, Vicedirettore del Dipartimento “Uso efficiente dell’energia per gli usi finali e territorio” di RSE, ha partecipato al convegno “Criteri Ambientali Minimi per l’ambiente costruito: infrastrutture stradali, edilizia, infrastrutture verdi”, per discutere con istituzioni, professionisti e operatori economici le prospettive e le sfide legate all’applicazione dei CAM nel settore delle costruzioni.

 

Organizzato da CircularTech e RigeneraCity, l’incontro ha posto al centro il ruolo strategico dei CAM nel guidare la transizione ecologica e la qualità progettuale delle opere pubbliche. L’attenzione si è focalizzata sull’evoluzione normativa, sugli strumenti a disposizione delle stazioni appaltanti e sulle sinergie tra sostenibilità, digitalizzazione e innovazione. È stato sottolineato come i criteri ambientali minimi, già obbligatori negli appalti pubblici, possano contribuire a costruzioni più resilienti, efficienti e in armonia con il territorio, diventando un volano per il Green Public Procurement.

 

 

Tra gli interventi istituzionali, Domenico Repetto, dirigente della Divisione V della Direzione generale comunicazione, risorse umane e contenzioso del MASE ha evidenziato il valore dei CAM non solo per orientare le costruzioni future, ma anche per salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico-architettonico italiano. Sergio Saporetti, Rappresentante della direzione Generale Sostenibilità dei Prodotti e dei Consumi (SPC) del MASE, ha richiamato l’importanza della certificazione come strumento per dare sicurezza e certezza alle stazioni appaltanti, sottolineando come l’efficacia dei CAM dipenda da un processo partecipativo e dal contributo attivo di tutti gli stakeholder nel loro aggiornamento.

 

Veronica Lucia Castaldo, Vicedirettore del Dipartimento “Uso efficiente dell’energia per gli usi finali e territorio” di RSE, ha raccontato dell’avvio del tavolo di lavoro RSE-MASE dedicato all’approfondimento dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) a edifici con valenza storico-testimoniale.

L’obiettivo del tavolo è lo sviluppo di linee guida operative che supportino i diversi enti del settore nell’applicazione dei CAM edilizia a casi complessi, come quelli relativi a interventi su immobili con valore storico testimoniale. Per fare ciò, è stato inoltre predisposto un questionario, presentato al convegno e rivolto a progettisti, direttori lavori, RUP, amministrazioni pubbliche, stazioni appaltanti e a tutti gli stakeholder interessati, finalizzato a raccogliere feedback, osservazioni e suggerimenti concreti. La compilazione rappresenta un contributo fondamentale per costruire strumenti condivisi, chiari e realmente utili al settore.

Il link al questionario è disponibile qui.

 

Nella stessa giornata, Omar Perego, Capo Progetto del Dipartimento Tecnologie di Generazione e Materiali di RSE, è intervenuto agli Stati Generali del Mining. La sessione ha visto la partecipazione anche di rappresentanti del MASE che hanno portato il proprio contributo su diversi temi, quali l’attuazione del Dlgs 84/2024 sulle misure urgenti per l’approvvigionamento di materie prime critiche, lo stato del Critical Raw Materials Act in termini di selezione dei progetti strategici, i bandi Mission Innovation sui Critical Raw Materials e gli altri finanziamenti RePower EU. A RSE e ad Assorisorse è stato affidato il compito di evidenziare la criticità legata all’approvvigionamento di materie prime critiche nel rispettare gli obiettivi di transizione energetica e di decarbonizzazione.