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Pubblicazioni - Memoria

An updated CLIWAC model to investigate wetsnow sleeve events on overhead lines in Italy by theend of the Century

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An updated CLIWAC model to investigate wetsnow sleeve events on overhead lines in Italy by theend of the Century

Si presentata una versione aggiornata del modello CLIWAC. Sono state riscontrate prestazioni migliori rispetto ai risultati precedenti. L’analisi climatica evidenzia una generale riduzione dell’intensità e della frequenza degli episodi estremi di neve bagnata, tranne localmente per le alte quote.

Si presentata un aggiornamento del modello CLImate Wet snow sleeve ACcretion (CLIWAC). La novità consiste in: affinamento del range termico della neve bagnata e dei criteri di distribuzione della precipitazione cumulata giornaliera su scala oraria; nella considerazione dell’accrescimento del manicotto in condizioni di neve asciutta e del parziale shedding e melting; nell’utilizzo di dati di vento anziché di valori di vento parametrizzati.

 

Il confronto tra le nuove stime del Wet Snow Load (WSL) e le osservazioni, acquisite dal Wet snow Ice Laboratory Detection di Vinadio (Italia), ha mostrato prestazioni migliori rispetto ai risultati precedenti. Inoltre, l’analisi dei nuovi risultati CLIWAC, desunti dalla rianalisi MERIDA OI, sulla ricostruzione di alcuni eventi di neve bagnata verificatisi in Italia, importanti in relazione ai guasti registrati nella fornitura di energia, ha dato risultati migliori rispetto ai precedenti.

 

Sulla base dei dati giornalieri forniti da 12 simulazioni Euro-CORDEX ad alta risoluzione (~12 km di risoluzione spaziale), realizzate sotto i due percorsi emissivi RCP8.5 e RCP4.5, CLIWAC è stato utilizzato per elaborare proiezioni future di WSL su conduttori ad alta tensione (ACSR – d 31,5 mm) in Italia entro il 2100.

 

Per superare il concetto di “tempo di ritorno”, obsoleto in un contesto di cambiamento climatico, sono stati stimati i due indici di frequenza WSLD (Wet Snow Load Days) e WSLF (Wet Snow Load Frequency) per elaborare scenari futuri a breve, medio e lungo termine, al fine di indagare la probabilità che il WSL superi alcune soglie infrastrutturali da 1 kg/m a 18 kg/m. Sono stati calcolati scenari facendo delle medie pesate tra i modelli e la significatività statistica delle variazioni previste è stata analizzata attraverso il test di Wilcoxon e l’accordo tra i modelli.

 

I risultati evidenziano una generale riduzione dell’intensità e della frequenza degli episodi estremi di neve bagnata, soprattutto nel caso RCP8.5, in quanto le piogge prevarranno sulle nevicate a causa del riscaldamento globale, ad eccezione delle alte quote alpine, finora risparmiate da questo tipo di eventi.

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