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Application of a multi-hazard risk-based resilience assessment methodology toreal cases in the Italian Transmission System

Application of a multi-hazard risk-based resilience assessment methodology toreal cases in the Italian Transmission System

A causa del cambiamento climatico, gli eventi meteorologici estremi stanno sempre più influenzando il sistema elettrico italiano, causando interruzioni della fornitura di elettricità. Terna, il TSO italiano, e RSE hanno sviluppato una metodologia basata sul rischio per valutare le minacce, analizzare le vulnerabilità della rete e prioritizzare gli interventi. L’approccio supporta la pianificazione della resilienza, utilizzando un’analisi costi-benefici per migliorare la resilienza del sistema.

A causa dei cambiamenti climatici, negli ultimi anni eventi meteorologici estremi sempre più frequenti e intensi hanno colpito il territorio nazionale italiano, causando danni al sistema elettrico e provocando numerosi black-out. Le principali minacce meteorologiche comprendono la neve umida, il vento forte e i fenomeni idrogeologici, come inondazioni e frane dovute a piogge intense.

 

Pertanto, aumentare la resilienza del sistema elettrico diventa una priorità. È fondamentale sviluppare metodologie e metriche che consentano al Gestore della Rete di Trasmissione (TSO) di effettuare analisi di pianificazione orientate alla resilienza, garantendo il giusto equilibrio tra i benefici, in termini di aumento della resilienza del sistema elettrico, e gli investimenti in capitale necessari per affrontare le diverse minacce.

 

Terna, il TSO italiano, ed RSE hanno sviluppato una metodologia modulare e completa basata sul rischio che consente di valutare gli effetti delle diverse minacce sulle infrastrutture del sistema elettrico e sul servizio di fornitura di energia in modo coerente, nonché di analizzare la vulnerabilità delle diverse componenti della rete, come le linee aeree (con un livello di dettaglio fino a ogni campata e i suoi sotto-componenti, ad esempio conduttori, corde di guardia, tralicci), ma anche le stazioni elettriche primarie, rispetto alle minacce analizzate. La metodologia è anche in grado di valutare i diversi tipi di intervento infrastrutturale per valutarne i benefici.

 

La metodologia proposta supporta il TSO italiano da alcuni anni nella preparazione del piano annuale di resilienza, richiesto dall’autorità di regolamentazione italiana e conforme al quadro normativo italiano, e che fornisce e giustifica la lista di priorità per gli interventi sulla rete pianificati per migliorare la resilienza del sistema.

 

Questa metodologia calcola i tempi di ritorno (TR) per le disalimentazioni delle sottostazioni, direttamente connesse al sistema di trasmissione, e l’indice Expected Energy Not Served (EENS) a seguito delle contingenze analizzate, sia prima che dopo l’implementazione dell’intervento, cioè nella fase pre-intervento e post-intervento, al fine di quantificare i benefici in termini di riduzione dell’EENS e aumento del TR. Dopo aver richiamato le principali caratteristiche della metodologia, l’articolo descrive la sua applicazione con successo a casi reali nel contesto della pianificazione del sistema di trasmissione Italiano.

 

I risultati presentati dimostrano la capacità della metodologia di analizzare diverse minacce (neve, vento e fenomeni idrogeologici), di identificare le aree più a rischio e di prioritizzare gli interventi pianificati mediante un’analisi costi-benefici.

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