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Circular Economy and Environmental Sustainability: A Policy Coherence Analysis of Current Italian Subsidies

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Circular Economy and Environmental Sustainability: A Policy Coherence Analysis of Current Italian Subsidies

Il paper valuta la coerenza con i principi di economia circolare riconosciuti dalla Tassonomia UE di circa 170 meccanismi incentivanti (sussidi) attualmente in vigore in Italia, prendendo come base quelli elencati nel Catalogo italiano dei sussidi dannosi per l’ambiente e dei sussidi favorevoli per l’ambiente. Il metodo può essere facilmente replicato dalle amministrazioni degli Stati Membri, anche nella valutazione ex ante di nuovi schemi di sussidio.

Gli strumenti di policy per un’economia circolare e per la protezione ambientale mirano entrambi allo sviluppo sostenibile, ma non condividono necessariamente gli stessi obiettivi. Lo scopo del paper è valutare la coerenza con i principi di economia circolare riconosciuti dalla Tassonomia UE di un ampio insieme di sussidi attualmente in vigore in Italia: quelli elencati nel Catalogo italiano dei sussidi dannosi per l’ambiente e dei sussidi favorevoli per l’ambiente. Il metodo si ispira al “Checklist” dell’OCSE e all’approccio “Coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile” raccomandato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che può essere utilmente applicato a tutti gli strumenti di policy, compresi i sussidi e il bilancio pubblico “verde”. L’analisi ha permesso di individuare, su circa 170 sussidi esaminati, ben 56 sussidi potenzialmente dannosi per l’economia circolare in Italia, per un valore finanziario di almeno 13,5 miliardi di euro nel 2019, e 75 sussidi potenzialmente favorevoli per l’economia circolare, per almeno 13,0 miliardi di euro. Il 25% del totale degli schemi di incentivazione analizzati in una prospettiva di economia circolare ha evidenziato effetti contrastanti rispetto ai risultati del Catalogo ottenuti in una prospettiva ambientale. I risultati dello studio sottolineano l’importanza del coordinamento tra le politiche ambientali e di economia circolare nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. L’analisi può essere considerata uno “studio pilota” su un caso nazionale; il suo metodo può essere facilmente replicato dalle amministrazioni pubbliche anche nella valutazione ex ante di nuovi schemi di sussidio

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