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Pubblicazioni - Memoria

Contamination Map and Design Optimization for Increased Transmission Reliability and Resilience: The Italian Experience

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Contamination Map and Design Optimization for Increased Transmission Reliability and Resilience: The Italian Experience

In questo articolo viene illustrata la metodologia di mappatura della contaminazione degli isolatori adottata in Italia mediante campagne di misura dal 2016 al 2018.

Da sempre la previsione della contaminazione degli isolatori rappresenta un compito difficile a causa dell’alto numero di variabili, complicato dalle condizioni meteorologiche locali che hanno un impatto non trascurabile sull’accumulo di contaminazione sulle superfici degli isolatori. La previsione della contaminazione può essere valutata con due metodi.

 

Il primo si basa su un’analisi a priori senza ricorrere a misurazioni di contaminazione, ma con strumenti specifici che possono valutare, per ogni specifica località di un territorio, la generazione di contaminazione riproducendo l’emissione di contaminanti, sia da fonti antropiche che naturali, il loro trasporto e, conseguentemente, la deposizione sulle superfici degli isolatori, considerando anche gli effetti di dilavamento. Il secondo si basa su un’analisi a posteriori di misurazioni dirette.

 

In questo caso sono necessarie diverse misurazioni in periodi differenti dell’anno e per diversi anni, in modo da avere un numero significativo di campioni per ogni punto di misura. Ciò comporta un notevole impegno in termini di tempo e analisi statistiche specifiche, poiché i campioni provenienti da diversi punti di misurazione devono essere elaborati correttamente per ottenere il valore rappresentativo della contaminazione. Inoltre, devono essere utilizzati strumenti di interpolazione spaziale specifici per raggiungere la mappa finale della contaminazione.

 

La contaminazione di “Tipo A” o di “Tipo B” rappresenta i due processi di contaminazione standardizzati, che talvolta si verificano entrambi sullo stesso isolatore, come ad esempio lungo le linee e nelle stazioni in prossimità delle coste o vicino a specifici siti industriali dove possono verificarsi lunghi periodi di siccità durante l’anno. Un ultimo aspetto poco investigato, ma non per questo meno importante, è come adattare le mappe generate per isolatori AC alla DC.

 

In conclusione, quando si sviluppa una mappa della contaminazione, ci sono alcune domande generali che dovrebbero essere considerate. In particolare: qual è la validità di una mappa della contaminazione? Come può essere estesa a tipi di isolatori diversi da quello utilizzato per le misurazioni? In questo articolo viene illustrata la metodologia di mappatura utilizzata in Italia che ha richiesto circa 4 anni di lavoro: dal 2016 al 2020 considerando la fase di progettazione, i campionamenti sul campo e il post-processing dei dati analizzati.

 

Questo contributo sarà particolarmente utile per il prossimo CIGRE JWG C4/A3/B2/B4.75 ” Guide to procedures for the creation of contamination maps required for outdoor insulation coordination “, in cui uno degli obiettivi è raccogliere le esperienze di diversi Paesi relativamente alle procedure di mappatura della contaminazione superficiale degli isolatori e stabilire regole comuni quando è richiesto di svolgere tale compito.

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