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pubblicazioni - Memoria

Future projections and return levels of wet-snow load on overhead lines and heavy snowfalls

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Future projections and return levels of wet-snow load on overhead lines and heavy snowfalls

Per fornire le informazioni necessarie nello sviluppo di piani d’azione volti a rafforzare la resilienza della rete elettrica contro la formazione di manicotti di ghiaccio sulle linee elettriche aeree, sono state elaborate mappe di probabilità relative a tali eventi di wet-snow elaborando i risultati di 11 modelli Euro-CORDEX ad alta risoluzione, assumendo uno scenario Business-As-Usual. I risultati indicano che tali fenomeni generalmente diminuiranno man mano che le nevicate si trasformeranno in pioggia a causa del riscaldamento globale. Tuttavia, questi stessi eventi possono intensificarsi sulle regioni alpine a quote elevata, finora risparmiate grazie alle temperature fredde che le hanno caratterizzate fino ad oggi.

Le condizioni di neve umida innescano la formazione di manicotti di ghiaccio sulle linee elettriche aeree e favoriscono il verificarsi di forti nevicate i cui effetti possono causare gravi danni infrastrutturali e, di conseguenza, prolungati interruzioni della Rete di Trasmissione Nazionale. Per sviluppare piani d’azione volti a rafforzare la resilienza della rete elettrica, sono necessarie mappe di probabilità sugli eventi attesi. Tali mappe sono state elaborate elaborando i risultati di 11 modelli Euro-CORDEX ad alta risoluzione (risoluzione spaziale ~ 12 km), assumendo uno scenario Business-As-Usual (RCP8.5). Il dataset di rianalisi meteorologica MERIDA (risoluzione spaziale 7 km), che copre il periodo 1986-2019, è stato utilizzato per “bias-correggere” i modelli applicando la tecnica “Equidistant Quantile Mapping”. MERIDA è stato, inoltre, utilizzato per implementare una formulazione modificata del Makkonen model, per descrivere la crescita del manicotto di ghiaccio su linee aeree ad alta tensione a partire da dati meteo giornalieri; e per sviluppare un semplice Snow model per stimare il peso della neve al suolo. Dopo aver validato i due codici confrontando i risultati con alcune osservazioni, essi sono stati applicati ai modelli climatici per valutare questi fenomeni fino al 2060 e dedurne scenari futuri. Le mappe di probabilità sono state elaborate mediante la tecnica statistica Generalized Extreme Values, utilizzata per descrivere i valori attesi a diversi orizzonti temporali 2020, 2030, 2040 e 2050. I risultati sottolineano che tali fenomeni generalmente diminuiranno man mano che le nevicate si trasformeranno in piogge a causa del riscaldamento globale. Tuttavia, questi stessi eventi potrebbero intensificarsi sulle regioni alpine più alte in quanto, in un clima più caldo, le temperature tra -1,5 e +2 ° C saranno più probabili consentendo così il verificarsi di eventi di neve umida a quelle altitudini finora risparmiate a causa delle loro tipiche fredde temperature.

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