L’Italia è l’unico Paese europeo in cui gli acquirenti (ad eccezione delle unità idroelettriche di pompaggio) sono soggetti a un prezzo di acquisto uniforme, denominato PUN, indipendentemente dalla zona in cui si trovano. Il paper presenta le valutazioni di una possibile abolizione del PUN a partire dal 2025.

In primo luogo, è stata effettuata un’analisi storica sia dal punto di vista statistico sia sviluppando una metodologia per confrontare i risultati del mercato italiano risolto con PUN e di un mercato puramente zonale. L’analisi è stata sviluppata utilizzando modelli già disponibili in RSE il cui livello di precisione consente di replicare i risultati storici.

Successivamente, viene valutato l’impatto sui mercati elettrici del cambiamento del mix tecnologico di generazione dovuto alla crescita delle fonti rinnovabili. Sono state definite le ipotesi di evoluzione del sistema elettrico nazionale e sono stati sviluppati uno scenario e delle sensibilità su driver specifici per valutare l’impatto di queste ipotesi sui prezzi zonali all’anno target 2030.

I risultati mostrano che, se in passato la Sicilia ha registrato prezzi zonali più elevati rispetto alle altre zone che beneficiano della presenza del PUN, l’analisi di scenario mostra che, grazie alla forte penetrazione delle fonti rinnovabili e allo sviluppo della rete di trasmissione, la Sicilia trarrà vantaggio dall’acquisto a prezzo zonale, essendo una delle zone con il prezzo più basso.

Al contrario, i consumatori del Nord hanno storicamente sostenuto costi maggiori a causa del PUN mentre in futuro trarrebbero vantaggio dalla presenza del PUN poiché la zona Nord dovrebbe essere caratterizzata da prezzi più elevati rispetto alla zona