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Le BIOTECNOLOGIE pronte a fare scintille

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Le BIOTECNOLOGIE pronte a fare scintille

In uno scenario di uso ottimizzato delle risorse, le celle a combustibile microbiche (MFC) potrebbero costituire una nuova, importante via per processare i rifiuti, quali fonte energetica rinnovabile e vettore di energia. A partire dal primo sfruttamento positivo di corrente elettrica prodotta da batteri come segnale per bio-sensori industriali, si prevede lo sviluppo di nuove applicazioni biotecnologiche dell’ “elettricità-microbica” per la depurazione delle acque, più che per la produzione di energia elettrica. I batteri che operano nelle MFC, infatti, restituiscono acqua depurata dal processo.

La recente scoperta relativa a possibilità da parte dei batteri di trasferire direttamente gli elettroni derivanti dai processi ossidativi della sostanza organica tramite una sorta di “cortocircuito” tra metallo e componente biologica ha suggerito la possibilità sfruttare i microrganismi per la produzione di energia elettrica tramite pile a combustibile “microbiche”. Le sempre più numerose sperimentazioni in corso nei laboratori di ricerca di tutto il mondo industrializzato, preludono, nel medio temine, ad uno sviluppo precompetitivo di micro-impianti autonomi di produzione energetica rinnovabile, da collocare, soli o in associazione ad altre fonti rinnovabili distribuite, in siti non serviti dalla rete. RSE ha colto la sfida dello sviluppo delle tecnologie bio-elettrochimiche di potenziale utilità per il comparto elettrico, forte di un consolidato know-how sui problemi della corrosione microbiologica. RSE ora guida la ricerca nel campo, in Italia e in rete con la ricerca internazionale, con un autorevole e nutrito team, in cui sono incluse divere università del territorio lombardo, oltre a CNR ed ENEA. Gli sforzi sono recentemente sostenuti anche da Miur e Regione Lombardia con il finanziamento di progetti dedicati allo sviluppo di prodotti pre-competitivi, nei quali sono state coinvolte anche diverse imprese che operano sul territorio lombardo. Le maggiori criticità dell’applicazione della tecnologia MFC risiedono nella scelta di materiali e nello studio di geometrie di celle che garantiscano rendimenti elevati. Tuttavia, i risultati fino ad oggi resi disponibili dalla ricerca internazionale, in cui si inseriscono le sperimentazioni preliminari di RSE, confermano la possibile applicazione della tecnologia delle MFC su scala prototipale, in sistemi di semplice realizzazione e dal costo relativamente contenuto.

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