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pubblicazioni - Memoria

The contribution of numerical modelling to assess dam safety: the
case of buttress, hollow and multiple arch/slab dams

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The contribution of numerical modelling to assess dam safety: the
case of buttress, hollow and multiple arch/slab dams

L’articolo presenta una panoramica dei problemi tipici delle dighe a speroni – nelle differenti varianti a gravità (speroni pieni o cavi) o a contrafforti con voltine o lastre – ed evidenzia il supporto che i modelli numerici possono offrire per la valutazione della loro sicurezza e l’identificazione degli interventi di ripristino più efficaci per garantire condizioni di sicurezza a lungo termine.

Le dighe a speroni – nelle differenti varianti a gravità (speroni pieni o cavi) o a contrafforti con voltine o lastre – costituiscono una tipologia praticamente abbandonata a livello internazionale, anche se non mancano alcuni esempi relativamente recenti degli anni ’70-’80 (ad es. dighe di Haen – 1963 e Storfoss – 1982, in Norvegia). Nel contesto italiano vi sono numerosi esempi di questa tipologia di opere costruite tra le due guerre mondiali o nell’immediato dopoguerra.

 

In Italia le dighe di questo tipo sono complessivamente 37 (40% a speroni pieni, 30% a gravità alleggerita, 30% a volte/lastre e contrafforti o simili).

 

Le problematiche di queste strutture sono note: fessurazioni (causate in genere da fenomeni di origine termica, zoppia dei gambi, reazioni chimiche espansive ecc.), degrado associato alle condizioni ambientali (ad es. per corrosione delle armature quando presenti), fenomeni di invecchiamento e degrado dovuti ai materiali costituenti. A questi problemi si aggiungono alcune criticità connesse al rispetto della normativa, rivista recentemente, che impone la verifica di condizioni non previste in fase di progetto (ad es. carichi sismici o criteri più aggiornati sulla valutazione delle sottopressioni).

 

La verifica di queste strutture ha evidenziato la necessità di sistematizzare la conoscenza dei fenomeni che hanno dato origine ai problemi sopra menzionati, di approfondire le dinamiche evolutive degli stati di decadimento e di fessurazione, di condividere le esperienze sugli interventi di riabilitazione. La modellizzazione numerica ha certamente contribuito in modo significativo alla comprensione dei fenomeni e alla valutazione del comportamento strutturale in funzione delle azioni applicate. Alcuni dei problemi sopra menzionati sono stati temi dei Benchmark proposti dal Comitato Tecnico ICOLD “Computational Aspects of Analysis and Design of Dams”. Questo articolo presenta una panoramica dei problemi relativi a questo tipo di dighe ed evidenzia il supporto che i modelli numerici possono offrire per la valutazione della loro sicurezza e per identificare gli interventi più efficaci per le condizioni di sicurezza a lungo termine.

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