Cerca nel sito per parola chiave

rapporti - Deliverable

1.4.1.3-Messa a punto di tecniche spettroscopiche per la rilevazione delle condizioni di combustione a piena pressione

rapporti - Deliverable

1.4.1.3-Messa a punto di tecniche spettroscopiche per la rilevazione delle condizioni di combustione a piena pressione

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:27 pm

Il rapporto presenta i risultati sperimentali relativi a misure di tipo spettroscopico effettuate presso l’impianto sperimentale di Sesta su alcuni combustori industriali per turbine a gas in pressione. L’attività rientra nel filone di ricerca orientato allo sviluppo di nuovi sistemi di monitoraggio e controllo che consentano di ottimizzare il processo di combustione negli impianti di produzione di energia. La ricerca svolta prosegue e completa un ciclo di indagini preliminari precedentemente effettuato (nell’ambito della milestone 1.4.1.2) e che aveva consentito di verificare su un bruciatore industriale per turbine a gas operante alla pressione atmosferica l’esistenza di correlazioni fra le proprietà spettrali della fiamma e altri parametri di interesse operativo quali il rapporto di equivalenza ed il livello di emissioni. L’attività sperimentale ha riguardato test su combustori di Fiat Avio, Mitsubishi Heavy Industries (MHI) e Ansaldo Energia. Va inoltre messo in evidenza che per poter effettuare misure di tipo spettroscopico è stato necessario sviluppare sonde a fibra ottica che consentissero di trasportare il segnale ottico all’esterno della cella di prova. I principali risultati della campagna di test possono essere così riassunti: �‰ Le analisi della composizione spettrale della fiamma hanno fornito una prima caratterizzazione della regione di lavoro evidenziando fenomeni particolari, quali ad esempio incandescenza e flashback durante l’esercizio dell’impianto. �‰ Sono state notate differenze fra gli spettri di emissione misurati in due diverse posizioni di alloggiamento delle sonde di prelievo del segnale ottico. Questo fatto (non riportato in letteratura) fornisce importanti indicazioni riguardo l’ubicazione del sensore nella camera di combustione. �‰ Le misure hanno evidenziato sostanziali differenze nella forma degli spettri rispetto a quelli ottenuti su impianti di potenza inferiore (scomparsa dell’emissione del radicale CH, comparsa di forti emissioni nella regione spettrale compresa fra 500 e 800 nm) non riconducibili a dati presenti in letteratura. �‰ E’ stata evidenziata una correlazione fra le emissioni luminose relative alla parte continua dello spettro e la concentrazione di NO x . Se confermata con ulteriori prove, questa correlazione potrebbe essere utilizzata per il controllo attivo dell’assetto del combustore.

Progetti

Commenti