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Progetto “Utilizzazione del calore solare e ambientale per la climatizzazione” – Attività 2013

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Progetto “Utilizzazione del calore solare e ambientale per la climatizzazione” – Attività 2013

Il presente rapporto sintetizza le attività effettuate nel 2013 nell’ambito del progetto sulle tecnologie efficienti e rinnovabili per la climatizzazione, analizzando possibili soluzioni impiantistiche in grado di soddisfare il problema della climatizzazione mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili. Sono effettuati due studi: utilizzo di pannelli solari ibridi e una pompa di calore, impiego di collettori termici a concentrazione e un assorbitore a doppio effetto.

Le Direttive europee 2010/31 e 2012/27 prevedono che le prestazioni energetiche degli edifici del settore civile siano, progressivamente, sempre più efficienti e utilizzino maggiormente fonti rinnovabili. A livello nazionale, il Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28, sulla “promozione dell’uso dell’energiada fonti rinnovabili” indica che, nel caso di edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, gli impianti di produzione dell’energia termica (acqua calda sanitaria, riscaldamento, raffrescamento) debbano essere progettati in modo da garantire la copertura tramite il ricorso ad energia prodotta da fontirinnovabili, di una percentuale dei fabbisogni energetici che cresce negli anni: 20 % fino al 31 dicembre 2013, 35 % nel 2014÷2016, 50 % dal 1° gennaio 2017.A tal proposito sono state studiate due diverse soluzioni impiantistiche in grado di soddisfare il vincolo imposto dal decreto e, quindi di utilizzare le fonti rinnovabili per la climatizzazione degli edifici e la fornitura di acqua calda sanitaria (ACS): sono stati, pertanto, avviati due progetti sperimentali. Il primo progetto è dotato di pannelli solari – ibridi termici e fotovoltaici – di diversi produttori, di unapompa di calore reversibile e di altri componenti innovativi, ed utilizza l’energia solare per climatizzare, produrre acqua calda sanitaria e, prevalentemente nelle mezze stagioni, anche per immettere energia nella rete elettrica. Tale progetto è stato avviato presso l’area sperimentale dell’incubatore d’impresa BIC Umbria di Terni, rappresentativo di condizioni di valori della radiazione solare dell’Italia centrale. Il secondo impianto è dotato di collettori solari parabolici e di un assorbitore a doppio effetto e utilizza la radiazione solare per applicazioni residenziali e nel terziario; in particolare la radiazione solare viene utilizzata indirettamente, tramite l’assorbitore, per raffrescare. Il progetto è sviluppato presso l’area sperimentale di RSE, a Milano. In ragione dell’obiettivo prefissato, entrambi i progetti si caratterizzano per utilizzare e ottimizzare soluzioni impiantistiche disponibili sul mercato, tali da poter costituire business cases, replicabili e prototipali per la loro successiva e potenziale commercializzazione.Per entrambi i progetti il percorso previsto è quello di simulare in ambiente TRNSYS il funzionamento dell’impianto, di progettarlo, di realizzarlo e infine di verificarne le prestazioni. Il rapporto presenta lo stato di avanzamento del progetto, che si articola nel corso del triennio di ricerca 2012-2014.

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