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L’effetto dell’incertezza climatica e tecnologica sulla penetrazione delle fonti energetiche rinnovabili nelle isole minori

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L’effetto dell’incertezza climatica e tecnologica sulla penetrazione delle fonti energetiche rinnovabili nelle isole minori

Sviluppo di una metodologia basata sulla simulazione ricorsiva del sistema idrico-energetico isolano peranalizzare gli effetti dell’incertezza nelle forzanti climatiche e nei parametri tecnologici sulle prestazioni e, di conseguenza, sulla progettazione dei sistemi energetici ibridi fuori rete, al fine di identificare i fattori chiave che maggiormente influenzano la sostenibilità dei sistemi isolani, nonché le configurazioni più robuste rispetto all’incertezza nelle forzanti esterne.

Le isole minori italiane rappresentano un esempio paradigmatico di sistemi non connessi alla rete elettrica nazionale, in cui la sicurezza energetica dipende in larga parte da generatori basati sull’utilizzo di combustibili fossili e per i quali i sistemi energetici ibridi – che combinano generatori diesel con fonti rinnovabili e tecnologie di stoccaggio (inclusa l’accumulo di acqua potabile prodotta per dissalazione)- costituiscono una soluzione sempre più sperimentata per produrre energia pulita a costi più bassi. Poiché la producibilità delle fonti rinnovabili dipende fortemente dalle tecnologie utilizzabili e dalla disponibilità delle fonti, in un contesto di pianificazione è interessante valutare come l’incertezza associata alle variabili climatiche e ai parametri tecnologici influenzi la sostenibilità del sistema, nonché la sua progettazione ottimale.È stata quindi sviluppata una metodologia composta da quattro fasi.

La prima fase prevede la generazione di scenari per esplorare l’incertezza nelle variabili climatiche e nei parametri che descrivono le differenti tecnologie. La seconda fase prevede la generazione delle alternative da analizzare, ovvero la definizione di differenti configurazioni del sistema energetico ibrido. La terza fase costituisce un’analisi di sensibilità per quantificare gli effetti di diversi scenari climatici e tecnologici sulle prestazioni del sistema, con lo scopo ultimo di identificare le forzanti chiave che maggiormente influenzano la sostenibilità economica ed ambientale di tali sistemi. La quarta fase costituisce un’analisi di robustezza che permette di individuare le alternative più robuste rispetto all’incertezza nelle forzanti esterne, utilizzando differenti metriche che riflettono diversi livelli di avversione al rischio del decisore.

I risultati mostrano che le prestazioni dei sistemi energetici ibridi in contesti isolani sono fortemente influenzate dall’incertezza nelle principali forzanti climatiche e tecnologiche, soprattutto per configurazioni ad alto potenziale eolico, e l’identificazione della configurazione ottimale dipende fortemente da come viene trattata tale incertezza e da che indicatore di sostenibilità si considera.In particolare, in un contesto decisionale, se si considera la penetrazione delle FER come unico indicatore, la soluzione più robusta risulta essere sempre quella a maggiore capacità installata.

Se invece si considera il costo attuale netto, le soluzioni più robuste cambiano in modo significativo in relazione alla metrica di robustezza utilizzata per trattare l’incertezza, ovvero al livello di avversione al rischio del decisore. I risultati mostrano inoltre che l’inclusione della modellizzazione dinamica del dissalatore porta ad un ulteriore miglioramento della robustezza delle soluzioni.

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