Tradizionalmente le reti di pubblica utilità come elettricità, gas, teleriscaldamento, e limitatamente anche la rete idrica, sono state pensate per essere operate pressoché indipendentemente l’una dall’altra. L’interazione tra due o più di queste reti avviene generalmente attraverso la conversione di energia tra i differenti vettori energetici. Per facilitare l’integrazione tra queste reti e abilitare meccanismi di gestione ottima del sistema energetico nel suo complesso è necessario che sistemi eserciti al momento in modo completamente separato possano avere dei punti di scambio informativo. Questo richiede la piena interoperabilità dei sistemi, che si può concretizzare solamente se i sistemi sono in grado di scambiare informazioni fra loro attraverso modelli comuni di dati ed una semantica comprensibile per tutti gli attori. L’esperienza di RSE nel settore delle Smart Grid ha permesso di individuare ontologie in grado di facilitare l’interoperabilità tra le diverse reti di pubblica utilità.

Nella seconda parte del rapporto si estendono i microservizi offerti dalla piattaforma semantica denominata Smart Grid Semantic Platform (SGSP). Tale attività ha evidenziato la possibilità per i DSO di portare gli applicativi (legacy) all’interno di una soluzione innovativa come la SGSP, che come già dimostrato nelle passate annualità, è in grado di supportare sia modelli semantici sia modelli basati su tecniche Big Data. Le applicazioni candidate ad essere reingegnerizzate in microservizi, sono state selezionate da piattaforme sviluppate da RSE in precedenti attività di ricerca: in particolare MAPS (Multi Agent for Power System) e SARA (Strumento Analisi Reti Attive). Per questi ultimi si descrivono i componenti da reingegnerizzare per essere inseriti all’interno della piattaforma SGSP come microservizi.