La valutazione del potenziale impatto ambientale delle diverse tecnologie di generazione fotovoltaica (FV), ed il confronto tra di esse, è di primaria importanza per il settore energetico che mira ad essere sostenibile dal punto di vista ambientale oltre che economico. Lo strumento individuato per la valutazione degli impatti ambientali è l’analisi del ciclo di vita (Life-Cycle Assessment, LCA) secondo gli standard ISO 14040 e ISO 14044; questa metodologia consente di stimare una serie di indicatori considerando l’intero ciclo di vita. Il lavoro svolto contribuisce a colmare l’attuale ridotta informazione sull’LCA degli impianti fotovoltaici nella loro interezza; attualmente in letteratura si trovano studi LCA riferiti principalmente o al singolo componente dell’impianto, o ad impianti fotovoltaici che non fanno uso delle tecnologie innovative ad alta efficienza.

Nel rapporto vengono presentati i risultati dell’analisi LCA relativa ad un ipotetico impianto della potenza di 85 MW dotato di moduli bifacciali ad eterogiunzione; nello specifico si sono analizzate tre possibili configurazioni dell’impianto: i) con i moduli montati su inseguitore mono-assiale; ii) con i moduli installati su struttura fissa; iii) un impianto agrivoltaico in cui si abbina la produzione elettrica alla coltivazione agricola. Per valutare l’influenza della radiazione solare incidente sui risultati dello studio LCA, si sono considerati due possibili siti in cui realizzare l’impianto, Piacenza e Catania. Lo scopo è dunque quello di comparare le diverse configurazioni dal punto di vista ambientale e individuare, se esiste, la soluzione ottimale.

Dal confronto dei risultati ottenuti dall’analisi LCA per le diverse ipotesi di impianto fotovoltaico analizzate è emerso che la soluzione con l’installazione dei moduli fotovoltaici su un inseguitore solare mono assiale è quella che genera il minor impatto ambientale per tutti gli indicatori studiati. L’incremento di produzione elettrica che si ottiene avvalendosi del tracker sopperisce, ed anzi compensa positivamente, il maggior consumo di materia prima ed energia necessario per la sua realizzazione rispetto alla struttura fissa.

Confrontando la medesima configurazione d’impianto per i due siti geografici presi in esame risulta chiaro, come del resto era ragionevole attendersi, che il valore della radiazione solare incidente è un parametro che gioca un ruolo determinante nella stima dei potenziali