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rapporti - Deliverable

4.2.2b-Sollevamento di polvere di carbone in nube causato da improvviso flusso di gas: verifica dell’applicabilità dei modelli di simulazione esistenti sulla base dei risultati ottenuti con gli esperimenti SOFFIA

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4.2.2b-Sollevamento di polvere di carbone in nube causato da improvviso flusso di gas: verifica dell’applicabilità dei modelli di simulazione esistenti sulla base dei risultati ottenuti con gli esperimenti SOFFIA

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:36 pm

L’attività illustrata fa parte della ricerca di Sistema – Progetto SISET – Sottoprogetto SICIM, dedicato alle analisi di sicurezza degli impianti di generazione, delle sottostazioni elettriche e dei cabinati degli impianti turbogas a fronte di eventi incidentali quali incendi ed esplosioni. In questo Sottoprogetto è stata condotta una campagna sperimentale volta a riprodurre le condizioni termofluidodinamiche responsabili della formazione di nubi esplosive di polvere di carbone, utilizzando campioni raccolti presso tipici impianti di generazione elettrica italiani. Questi esperimenti, eseguiti mediante un impianto a piccola scala realizzato al CESI e denominato SOFFIA (Sospensione Ottenuta Facendo Fluire Improvvisamente Azoto), hanno fornito come parametro chiave il rateo di sollevamento della polvere, mentre l’analisi visiva di alcuni test mediante una telecamera ad alta velocità ha consentito una migliore comprensione del fenomeno. Una fase successiva di questo Sottoprogetto è stata dedicata allo sviluppo di modelli, adatti alla specificità del settore elettrico, per la simulazione degli incendi e il monitoraggio dell’infiammabilità ed esplodibilità di atmosfere contenenti gas o aerosol combustibili. Poiché il fenomeno del sollevamento di polveri era già stato ampiamente affrontato nel campo della sicurezza nucleare, il lavoro illustrato nel presente rapporto è stato dedicato al confronto tra i risultati forniti dal modello di simulazione in possesso del CESI ed i numerosi test effettuati con i depositi di polverino di carbone, le cui caratteristiche morfologiche sono significativamente differenti da quelle considerate per le analisi nucleari. Tale confronto ha permesso, da un lato, di verificare la bontà degli strumenti teorici già disponibili, e dall’altro, di fornire la base per un futuro miglioramento di tali strumenti.

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