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Analisi critica del potenziale energetico degli stocchi di mais sul territorio italiano e monitoraggio dell’esercizio di un impianto cogenerativo per la combustione di rotoballe

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Analisi critica del potenziale energetico degli stocchi di mais sul territorio italiano e monitoraggio dell’esercizio di un impianto cogenerativo per la combustione di rotoballe

E’ stato valutato il potenziale energetico degli stocchi di mais da granella pressati inrotoballe per l’alimentazione di impianti cogenerativi di taglia compresa tra 100 kWel e 200kWel e sono stati analizzati i risultati ottenuti durante alcune prove di combustione dirotoballe “tal quali” in un forno pilota accoppiato ad un ciclo Rankine a bassa entalpia.

La parte sopra terra della pianta del mais da granella (stocco), ricca di contenuto di cellulosa, è di interesse per diversi utilizzi energetici che vanno dalla produzione di bio-etanolo alla (co)combustione diretta in impianti per generazione di calore o cogenerazione di elettricità e calore. Tra gli “scarti” delle produzioni cerealicole nazionali, gli stocchi di mais rappresentano un caso di particolare interesse in quanto sono al momento sottoutilizzati e spesso creano problemi di gestione tipici di un sottoprodotto.

Nel presente lavoro è stata condotta un’indagine mirata alla valutazione del potenziale energetico di questa biomassa per l’alimentazione di impianti cogenerativi in Italia. Sono stati esaminati i più recenti dati statistici disponibili sulla produzione di mais da granella, elaborati da esperti del settore. I metodi e i costi relativi alle fasi di raccolta, conservazione e trasporto degli stocchi di mais sono stati quindi analizzati per definire il costo finale della biomassa all’impianto. L’impiego di stocchi di mais pressati in rotoballe per alimentare impianti cogenerativi di piccola taglia (da 100 kWel a 200 kWel) appare fattibile nelle regioni e provincie del Nord Italia, dove continua ad essere concentrata la quasi totalità della produzione nazionale di granella nonostante i cali registrati negli ultimi anni.

A valle delle valutazioni sopra riportate, sono state condotte prove di combustione di rotoballe “tal quali” di stocchi di mais in un forno pilota dimostrativo accoppiato ad un ciclo Rankine a bassa entalpia. L’impianto prototipale è stato sviluppato dall’azienda OF.RA. S.r.l. (http://www.ofrasrl.it/), realtà nazionale che negli anni ha realizzato diversi impianti di generazione e cogenerazione alimentati a biomassa solida. Le prove hanno dimostrato come vi sia la reale possibilità, anche in impianti con potenze termiche dell’ordine del MW o poco più, di poter utilizzare come combustibile un prodotto residuale della filiera agroalimentare – come le rotoballe di stocchi di mais – senza la necessità che queste subiscano un trattamento preliminare per la riduzione delle dimensioni o per modificarne la geometria, mantenendo così invariate le logistiche di raccolta e preparazione della materia prima tipicamente in uso.

Nonostante le premesse siano decisamente incoraggianti, la tecnologia mostra ad oggi la chiara necessità di ulteriori sviluppi prima di potersi considerare commerciale e competitiva dal punto di vista prestazionale. In quest’ottica, si prevede la riprogettazione dell’attuale forno pilota per la combustione di rotoballe di stocchi di mais tal quali, mantenendone comunque invariato l’accoppiamento con la caldaia a tubi di fumo ed acqua già presente in impianto.

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