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Analisi dei costi esterni ecosistemici di alcune tipologie di impianti a fonti rinnovabili in Italia

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Analisi dei costi esterni ecosistemici di alcune tipologie di impianti a fonti rinnovabili in Italia

Il lavoro sviluppa e applica una metodologia per la valutazione dei costi esterni a carico dei servizi ecosistemici dovuti alla costruzione ed esercizio degli impianti a fonti rinnovabili non programmabili. Attraverso due casi studio (solare fotovoltaico ed eolico terrestre) la metodologia è stata applicata a configurazioni impiantistiche alternative. I risultati ottenuti hanno profonde implicazioni ai fini della pianificazione energetica necessaria per gli obiettivi del Green Deal riguardanti le rinnovabili, così come ai fini della mitigazione degli impatti ecosistemici durante la progettazione e gestione degli impianti.

Il lavoro adotta l’approccio della valutazione monetaria dei servizi ecosistemici per analizzare i costi esterni della costruzione e dell’esercizio degli impianti a fonti rinnovabili non programmabili (solare fotovoltaico ed eolico terrestre). A questo scopo sviluppa una metodologia di valutazione che copre sia i costi esterni legati ai cambiamenti di uso del suolo a scala locale (11 categorie di servizi ecosistemici), sia quelli dovuti all’intrusione visiva e al deprezzamento dei servizi paesaggistici su area vasta.

 

Attraverso l’impiego di strumenti GIS, la metodologia è stata applicata a due casi studio in corso di autorizzazione (un parco eolico da 62 MW con 10 turbine e un impianto fotovoltaico a terra da 56 MW), localizzati in due diversi contesti rurali nell’Italia centrale. Per ogni caso studio sono state simulate alcune varianti di configurazione impiantistica, allo scopo di sperimentare la capacità di adattamento della metodologia alle diverse situazioni. I risultati ottenuti in tutte le simulazioni evidenziano un costo esterno annuo non trascurabile, sia per gli impianti eolici che per quelli solari.

 

L’indicatore di costo esterno specifico (rapporto fra i costi esterni ecosistemici e producibilità dell’impianto) permette di effettuare un confronto tra le varianti dei casi studio a parità di energia prodotta. Nel caso dell’eolico terrestre, la configurazione che ottimizza questo indicatore è quella con turbine più elevate e potenti, rispetto alle alternative con meno turbine della stessa potenza o con turbine meno elevate e di minor potenza. Per il solare fotovoltaico la configurazione che minimizza il rapporto costo esterno ecosistemico/kWh prodotto è l’impianto fotovoltaico convenzionale a terra, poiché minimizza il costo esterno paesaggistico.

 

Nel confronto fra le due categorie di fonti rinnovabili, il range dei costi esterni specifici delle tre configurazioni di impianti eolici [0,84 – 1,74 cent/kWh] è in buona parte più elevato rispetto al corrispondente range di costo esterno delle varianti del fotovoltaico [0,65 – 1,04 cent/kWh]. I risultati di dettaglio confermano il ruolo preponderante degli effetti paesaggistici (servi ecosistemici “culturali”) su area vasta rispetto agli effetti a scala locale legati ai cambiamenti di ecosistema/uso del suolo.

 

I risultati del lavoro hanno profonde implicazioni ai fini della pianificazione energetica necessaria per raggiungere gli obiettivi del Green Deal riguardanti le fonti rinnovabili, così come ai fini della mitigazione degli impatti ecosistemici durante la fase autorizzativa e di esercizio dell’impianto.

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