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Analisi della compravendita di energia e di servizi di dispacciamento da parte di impianti di generazione rilevanti

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Analisi della compravendita di energia e di servizi di dispacciamento da parte di impianti di generazione rilevanti

Si analizzano le quantità di energia, e i relativi controvalori economici, che gli impianti rilevanti italiani, raggruppati in macro-categorie sulla base della fonte primaria, hanno scambiato, a salire e a scendere, dal 2014 al 2021 sul mercato dell’energia (MGP e MI) e sul mercato dei servizi di dispacciamento (MSD ex ante e MB), a livello nazionale e per zona di mercato.

L’aumento della generazione da Fonti Rinnovabili Non Programmabili (FRNP) potrebbe richiedere più risorse per i servizi di dispacciamento per la sicurezza del sistema elettrico; tuttavia, ha l’effetto di ridurre le risorse tradizionalmente fornite a tale scopo dagli impianti termoelettrici ed idroelettrici rilevanti (ossia con potenza complessiva dei gruppi di generazione associati non inferiore a 10 MVA). Si sono perciò analizzate le quantità di energia a salire e a scendere, con i relativi controvalori economici, che gli impianti rilevanti italiani hanno scambiato, dal 2014 al 2021, sia sui mercati dell’energia (Mercato del Giorno Prima – MGP e Mercato Infragiornaliero – MI), sia su quelli dei servizi (Mercato per il Servizio di Dispacciamento ex ante – MSD ex ante e Mercato di Bilanciamento – MB), a livello nazionale e per zone di mercato.

 

Gli impianti sono stati raggruppati sulla base della fonte primaria: a carbone, a gas, a olio combustibile, idroelettrici, ulteriormente suddivisi in impianti a bacino, a serbatoio, di generazione e pompaggio. Si sono inoltre valutati gli scambi di energia e i controvalori per tipologie di impianto che operano solo su MGP e MI: idroelettrici ad acqua fluente, termoelettrici a biomassa o a rifiuti, geotermici, fotovoltaici, eolici (onshore).

 

Dai risultati emerge il forte contributo degli impianti a gas, come appare anche dalla composizione del mix produttivo. Ad esempio, l’energia venduta su MGP da questi impianti negli otto anni considerati è variata tra il 39% e il 62% rispetto al totale delle fonti analizzate. Tra le altre fonti, le vendite maggiori su MGP provengono da carbone (dal 4% al 23%), eolico (7-9%) e idroelettrico fluente (6-10%). MI, MSD ex ante e MB hanno ciascuno scambi totali di energia dell’ordine di 1/10 rispetto alle vendite su MGP. La ripartizione di tali scambi tra le diverse fonti è abbastanza simile su MI a salire e MI a scendere, con una minore prevalenza del gas rispetto a MGP per via di un maggiore contributo del pompaggio, sia a salire sia a scendere, dell’eolico a scendere e del carbone a scendere.

 

Su MSD ex ante, a salire il gas (58-74%) è seguito da carbone (10-35%) e olio (2-18%); a scendere il gas (65-99%) è seguito da carbone (fino al 25%) e pompaggio (fino al 13%). Su MB, a salire il gas (68-76%) è seguito da pompaggio (9-18%) e carbone (6-15%), e similmente a scendere il gas (57-79%) è seguito da pompaggio (9-21%) e carbone (2-17%). Per i quattro mercati, i volumi economici si ripartiscono tra le tecnologie in modo abbastanza simile alle energie, salvo qualche eccezione.

 

In sintesi, si evince l’importanza crescente negli anni delle FRNP ed il ruolo rilevante dei pompaggi, soprattutto in fase di bilanciamento; il contributo delle fonti fossili più emissive risulta ancora significativo, anche se in fase di riduzione.

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