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rapporti - Deliverable

Analisi della refrigerabilità del corium fuso in reattori veloci a sodio

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Analisi della refrigerabilità del corium fuso in reattori veloci a sodio

Il presente lavoro, svolto nell’ambito del progetto europeo CP-ESFR del 7° Framework Programme Euratom, analizza le prestazioni di un core catcher impiegato per fronteggiare un incidente severo in un reattore veloce a sodio, con conseguente fusione del nocciolo.

Il presente Rapporto è parte integrante della documentazione delle attività di Ricerca di Sistema previste dal “Piano Annuale di Realizzazione 2011 “nell’ambito del progetto “Collaborazioni internazionali e sviluppo competenze in materia nucleare” (Area “Governo, Gestione e Sviluppo del Sistema Elettrico Nazionale”) e ne costituisce Rapporto Aggiuntivo per il Deliverable n. 6. Gli effetti conseguenti a incidenti gravi che interessano reattori veloci di IV generazione, refrigerati asodio liquido, possono essere efficacemente fronteggiati mediante l’adozione di soluzioni ingegneristiche capaci di assicurare il contenimento e raffreddamento del corium fuso all’interno del vessel. Tali dispositivi denominati core cather devono essere progettati per far fronte a gravosi stress termo-meccanici.Il presente lavoro, svolto in collaborazione con i partners del progetto europeo CP-ESFR del 7° Framework Programme Euratom, analizza le prestazioni di un core catcher impiegato per fronteggiare un incidente severo in un reattore veloce a sodio, con conseguente fusione del nocciolo. La soluzione di core catcher proposta si avvale dell’esperienza acquisita in passato nello sviluppo di simili dispositivi nei reattori veloci a sodio. L’impatto termico del corium sul core catcher è stato analizzato con il codice CORIUM-2D, un tool sviluppato da RSE e capace di simulare l’interazione termica tra corium, refrigerante e strutture. Il codice è stato originariamente sviluppato per applicazioni ai reattori LWR; le sue potenzialità sono state ora estese ai reattori veloci refrigerati a metallo liquido. Le simulazioni numeriche effettuate con il codice CORIUM-2D hanno mostrato che la refrigerabilità a lungo termine del corium e l’integrità meccanica delle principali strutture di contenimento possono essere assicurate solo per un ristretto numero di scenari incidentali ipotizzabili per questo tipo di reattore.

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