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rapporti - Deliverable

Analisi dell’andamento dei consumi elettrici nei principali settori produttivi: tendenze dei driver economici e tecnologici

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Analisi dell’andamento dei consumi elettrici nei principali settori produttivi: tendenze dei driver economici e tecnologici

L’oggetto del presente lavoro è lo studio dell’andamento dei Valori Aggiunti dei settori produttivi e delle Intensità Elettriche, al fine di individuarne le tendenze evolutive e di effettuare previsioni aggiornate dei Consumi Elettrici dell’industria e del terziario.

Il presente Rapporto Descrive le attività di Ricerca di Sistema svolte nell’ambito del Progetto USI FINALI. E’ relativo al Deliverable 2.1.2 del Workpackage 2.1 “Organizzazione della domanda e valorizzazione dell’offerta di tecnologie e servizi avanzati” del Progetto USI FINALI del Programma di Ricerca di Sistema (Terzo triennio). L’oggetto del presente lavoro è lo studio dell’andamento dei Valori Aggiunti dei settori produttivi e delle Intensità Elettriche, al fine di individuarne le tendenze evolutive e di effettuare previsioni aggiornate dei Consumi Elettrici dell’industria e del terziario. La prima parte del lavoro è dedicata ai dati statistici nazionali, che hanno permesso la costruzione di archivi (aggiornati al 2005) di serie storiche dei Valori Aggiunti, dei Consumi Elettrici e, quindi, delle Intensità Elettriche per i settori economici,. Particolare attenzione è stata data ai 10 sotto-settori del comparto dell‘Industria che, secondo l’aggregazione del Bilancio Energetico nazionale – BEN, sono: 1. Prodotti energetici; 2. Metallurgia; 3. Meccanica; 4. Agroalimentare; 5. Tessile e abbigliamento; 6. Materiali da costruzione, vetro e ceramica; 7. Chimica e petrolchimica; 8. Cartaria e grafica; 9. Altre industrie manifatturiere; 10. Edilizia. I dati economici nazionali si riferiscono alle nuove serie storiche ISTAT dei “Conti economici nazionali”[7] aggiornate al 28 marzo 2006 (PIL e Valore Aggiunto a prezzi base, a valori concatenati con anno di riferimento 2000). L’ultimo anno con tutti i dati disponibili è il 2005. I dati di consumo elettrico nazionali sono di fonte Terna [11], suddivisi per classe merceologica, aggiornati al 2005. Sono state effettuate analisi ed elaborazioni statistiche nazionali, sia per i dati economici che per i dati di consumo elettrico, per gli anni dal 1995 al 2005.

Quindi l’attenzione è stata rivolta ai dati statistici regionali, suddivisi per le 20 Regioni italiane, con la medesima articolazione strutturale adottata a livello nazionale. Poiché al momento della stesura del presente Rapporto non sono ancora disponibili da ISTAT i dati regionali calcolati con la stessa metodologia con cui sono stati calcolati quelli nazionali, sono state utilizzate le serie storiche dei “Conti economici regionali” [4] aggiornate al 20 dicembre 2005 (PIL e Valore Aggiunto a prezzi base, a prezzi costanti del 1995). L’ultimo anno con tutti i dati disponibili è il 2003: per il 2004 sono disponibili i dati solo per i 3 macro-settori economici (Agricoltura e pesca, Industria, Servizi). I dati di consumo elettrico regionali sono sempre di fonte Terna [11], suddivisi per classe merceologica e aggiornati al 2005. Sono così state effettuate elaborazioni statistiche per le 20 Regioni italiane, sia per i dati economici che per i dati di consumo elettrico, a partire dal 1995 fino all’ultimo anno rispettivamente disponibile. Le Intensità Elettriche sono state calcolate dal 1995 al 2003 per tutti i settori economici. E’ stata implementata una metodologia per la previsione dell’Intensità Elettrica per tutti i settori economici: le previsioni nazionali vanno dal 2006 al 2030, le previsioni regionali vanno dal 2004 al 2030. La scelta del modello previsionale delle serie storiche è stata effettuata fra tre modelli (lineare, esponenziale, logaritmico), sulla base dell’esame di alcuni parametri statistici (errore standard della stima, deviazione media assoluta, coefficiente di determinazione) [18]. A seguito di tali elaborazioni statistiche, per tutti i sottosettori economici, vengono prodotte sia tabelle che riportano i 3 parametri statistici calcolati per i 3 modelli, che le rappresentazioni grafiche dei trend così estrapolati, sia a livello nazionale che per tutte le Regioni. La previsione del Valore Aggiunto (VA) dei settori industriali viene eseguita ricorrendo a tecniche di interpolazione ed estrapolazione vincolata di serie storiche di dati, che sono state implementate in uno strumento software denominato StiVA (Stima del Valore Aggiunto). Sebbene finalizzato a generare una parte dell’input al codice MATISSE (MArkal TImes per Scenari del Sistema Elettrico) [20], il software fornisce previsioni che prescindono dallo specifico utilizzo e che possono essere usate per analisi economico-energetiche indipendenti dalla primitiva finalizzazione. La procedura ricerca automaticamente la congruenza con l’andamento economico generale atteso e, pertanto, necessita della previsione aggregata a livello nazionale del PIL, esprimibile sia come serie di tassi medi di variazione riferiti a periodi consecutivi che coprono l’intero orizzonte temporale, sia come valore nell’anno finale di ciascun periodo. Per l’input/output StiVA utilizza un Data Base Micosoft ACCESS 2000 su cui sono state preregistrate, per ognuna delle venti regioni Italiane, le serie storiche dei settori che compongono il VA. Lo stesso Date Base è utilizzato anche per la registrazione (automatica) dei risultati delle elaborazioni. Il software è registrato sul CD rom allegato al presente rapporto e liberamente utilizzabile dall’Utenza.

Il CD rom contiene anche le serie storiche regionali delle componenti del PIL, dal 1995 al 2003, relative ai “Conti economici regionali” [4], utilizzate per le previsioni regionali. Il presente rapporto contiene una proiezione, al solo livello nazionale, dei VA dei settori produttivi ottenuti a partire dai valori ISTAT revisionati [7]. Per il calcolo si è fatto riferimento alla previsione dell’andamento del PIL nazionale fino all’anno 2020, formulata nell’ipotesi di scenario macroeconomico di riferimento [16] A partire dalla proiezione dei VA nazionali, riepilogata nella seguente Tabella A, e combinando i Valori Aggiunti con le Intensità Elettriche nazionali previste, è possibile determinare la corrispondente previsione dei consumi elettrici nazionali al 2020 per i settori dell’industria e per il terziario riportata in Tabella B. Tabella A: Previsione nazionale del Valore Aggiunto a prezzi base (Valori concatenati in M€ 2000 ) SETTORI ECONOMICI 2006 2010 2015 2020 AGRICOLTURA 29342,9 30425,3 31873,4 33347,5 INDUSTRIA 301547,8310359,4323231,6 337527,7 Prodotti energetici 25150,5 25867,4 26824,9 27782,2 Metallurgia 37014,5 39626,0 43203,4 47043,4 Meccanica 48922,1 50257,0 52040,1 53817,4 Agroalimentare 20686,1 20688,9 20717,5 20719,6 Tessile e Abbigliamento 22284,9 19329,8 15594,3 11766,5 Materiali da costr., Vetro e Ceram. 12949,8 14046,9 15568,9 17233,6 Chimica e Petrolchimica 18358,7 16704,7 14620,7 12476,9 Cartaria e grafica 13448,5 13857,6 14403,9 14952,5 Altre Industrie manifatturiere 39936,5 40317,7 40848,6 41333,0 Edilizia 62796,2 69663,4 79409,3 90402,6 SERVIZI 783024,8846361,3933916,81029209,0 Tabella B: Previsione nazionale dei Consumi elettrici per i settori dell’industria e del terziario [GWh/anno] SETTORI ECONOMICI 2006 2010 2015 2020 AGRICOLTURA 5528 6187 7077 8028 INDUSTRIA 158014 170683 187391 204801 Prodotti energetici 9638 11371 13682 16127 Metallurgia 26003 27506 29648 31991 Meccanica 28723 32279 37014 41989 Agroalimentare 13422 14958 16899 18822 Tessile e Abbigliamento 9464 8409 6936 5324 Materiali da costr., Vetro e Ceram. 16086 17576 19612 21825 Chimica e Petrolchimica 25582 25588 24923 23425 Cartaria e grafica 11430 12896 15013 17456 Altre Industrie manifatturiere 16027 18117 21143 24642 Edilizia 1639 1984 2521 3199 SERVIZI 85152 103260 131561 167404

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