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rapporti - Deliverable

Analisi delle applicazioni dell’accumulo elettrico nelle reti di distribuzione e presso i clienti finali

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Analisi delle applicazioni dell’accumulo elettrico nelle reti di distribuzione e presso i clienti finali

Il documento analizza le applicazioni dell’accumulo elettrico per diversi servizi di rete, erogati anche simultaneamente, con particolare riferimento alla regolazione primaria di frequenza e alla correzione dello sbilanciamento da produzione da fonte rinnovabile non programmabile (FRNP).

Nell’ambito della collaborazione per la Ricerca di Sistema 2013 tra il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano (Sezione Elettrica) e RSE, si è condotta la valutazione delle opportunità di utilizzo dei Sistemi di Accumulo (SdA) dell’energia elettrica, nelle reti di distribuzione e presso i clienti finali, al fine di fornire servizi di rete e migliorare la dispacciabilità delle fonti di energia rinnovabili. Una prima fase dell’attività di ricerca ha mirato a definire lo stato dell’arte dei SdA utilizzati a supporto dell’esercizio di rete (fornitura di servizi ancillari). Nel dettaglio, è stata svolta un’analisi bibliografica circa le sperimentazioni di SdA in essere, sia in ambito nazionale, che a livello internazionale. Particolare attenzione è stata posta alle sperimentazioni volte a migliorare la dispacciabilità delle fontirinnovabili (ad es., limitando le rampe di carico nelle ore serali) e a quelle che prevedono l’utilizzo di SdA di tipo elettrochimico (l’insieme di tecnologie di accumulo più promettente, in termini di future prospettive di diffusione). Successivamente, sono state approfondite le principali iniziative attualmentein corso volte all’implementazione estensiva dei SdA all’interno dei sistemi elettrici, i meccanismi di incentivazioni adottati al fine di promuoverne l’utilizzo e le prescrizioni funzionali ad essi applicati. Lo studio ha valutato la fattibilità dello sfruttamento dei SdA al fine di ridurre gli oneri di sbilanciamento, nella prospettiva di una disciplina dello sbilanciamento applicata su base individuale agli impianti da fonte rinnovabile (come già oggi accade per le unità di generazione convenzionali), anche di piccola taglia. L’analisi costi/benefici ha mirato a valutare il miglior compromesso tra i costi di investimento/manutenzione dello storage e i benefici prospettici per l’utente. In prospettiva, la fornitura di regolazione primaria di frequenza al sistema rappresenta un ulteriore servizio di notevole interesse per i SdA: gli accumuli, specialmente se di tipo elettrochimico, grazie allespiccate prestazioni dinamiche, sono infatti particolarmente adatti a svolgere regolazione frequenza/potenza; anche con riferimento anche ai fenomeni perturbativi più rapidi (ad es., inerzia sintetica). Definite le performance dei SdA nello svolgere, singolarmente, i servizi di rete sopra citati (correzionedegli sbilanciamenti delle rinnovabili e regolazione di frequenza), è stata quindi investigata l’opportunità di utilizzare l’accumulo per espletare, contestualmente, entrambe le suddette funzionalità. A questo scopo, sono state definite opportune ipotesi circa la logica multi-obiettivo: ripartizione delle risorse di regolazione (potenza, energia) tra le diverse funzioni, priorità di una specifica funzionalità sulle altre ecc. Infine, è stata svolta una valutazione del miglioramento della continuità del servizio degli utenti conseguibile mediante l’impiego di SdA.In questo contesto è stata realizzata una analisi probabilistica per valutare il beneficio dei SdA sulla continuità del servizio degli utenti MT e BT. Gli sviluppi futuri prospettati per l’attività di ricerca prevedono un approfondimento delle logiche di gestione dei SdA rispetto ad altre funzioni di regolazione, sinergiche con quelle già valutate, quali la partecipazione a regolazione secondaria di frequenza, Black start, arbitraggio ecc., tramite anche la modellazione di un SdA reale, utile a valutare in modo verosimile i limiti operativi ed il rendimentodelle architetture proposte. Non da ultimo, risulta di particolare interesse confrontare gli studi eseguiti con l’evoluzione del quadro normativo e regolatorio, proprio in tema di SdA; sono infatti ad oggi attivi diversi gruppi di lavoro, siain ambito nazionale (cfr. CEI) sia in ambito internazionale (ENTSO-e, IEC), dai quali è attesa nel breve termine l’emanazione di una serie di norme e integrazioni ai GridCode.

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