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Analisi quantitative delle modalità di determinazione dei prezzi nodali relativi all’energia scambiata in tempo reale e loro utilizzo ai fini della definizione di prezzi di sbilanciamento

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Analisi quantitative delle modalità di determinazione dei prezzi nodali relativi all’energia scambiata in tempo reale e loro utilizzo ai fini della definizione di prezzi di sbilanciamento

Il presente rapporto vuole analizzare, attraverso analisi quantitative, le modalità di determinazione dei prezzi nodali e del loro utilizzo ai fini della definizione di prezzi di sbilanciamento.

Negli ultimi anni si è assistito a una serie d’interventi dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente (ARERA) in relazione alla valorizzazione degli sbilanciamenti effettivi. Con l’obiettivo di “ristabilire un adeguato incentivo ad una programmazione conforme ai principi di diligenza, perizia, prudenza e previdenza nei confronti del sistema elettrico, l’Autorità ha da tempo avviato approfondimenti per addivenire a una riforma organica della disciplina degli sbilanciamenti che, come già delineato nel documento per la consultazione 368/2013/R/EEL, sia basata su prezzi di sbilanciamento in grado di riflettere dinamicamente l’effettivo stato del sistema e il valore spaziale dell’energia scambiata in tempo reale, superando il concetto di macrozona di bilanciamento definita in modo statico” [2].

L’Autorità, nella delibera 800/2016/R/EEL [6], ha richiesto a Terna di formulare una proposta per la determinazione dei prezzi marginali nodali relativi all’energia scambiata in tempo reale e ha previsto che, in sede di verifica di conformità della predetta proposta ai criteri del TIMM [3], l’Autorità definisca le modalità con cui Terna renda disponibili i suddetti prezzi nodali marginali anche ai fini della definizione di prezzi di sbilanciamento per opportuni cluster di nodi.

In questo contesto, RSE è coinvolta per fornire un supporto tecnico per analizzare, attraverso analisi quantitative, le modalità di determinazione dei sopra richiamati prezzi nodali e del loro utilizzo ai fini della definizione di prezzi di sbilanciamento e supportare l’Autorità nella valutazione della proposta che verrà formulata da Terna ai sensi della deliberazione 800/2016/R/EEL e per le successive fasi implementative finalizzate alla definizione di prezzi di sbilanciamento per opportuni cluster di nodi.

L’attività prevede di valutare approcci metodologici per determinare il prezzo marginale nodale del tempo reale nel contesto di MSD italiano. L’approccio metodologico ha tenuto conto di due requisiti fondamentali:

• l’applicabilità al disegno di MSD attuale e

• la fornitura di incentivi alla corretta programmazione. Si sono quindi valutate le criticità nel calcolo dei prezzi nodali dovute alla struttura attuale del MSD con l’identificazione di approcci per superare tali criticità e ottenere prezzi marginali nodali del tempo reale in linea con gli obiettivi fissati. Inoltre, si è definita una possibile articolazione del processo di calcolo dei prezzi nodali e della sua integrazione nel MSD attuale, almeno in termini di dati d’input necessari (stato del sistema, curve di offerta, ecc.) e di tempistiche e frequenza del calcolo. Infine, sono svolte simulazioni quantitative su sistemi test a supporto delle valutazioni;

L’analisi su casi test definiti ad hoc per valutare l’efficacia del prezzo nodale nella valorizzazione degli sbilanciamenti è necessaria al fine di analizzare:

• La coerenza dei segnali di prezzo tra i mercati MGP e MB come incentivo alla corretta programmazione, in relazione anche alle condizioni dello sbilanciamento complessivo di sistema;

• L’efficacia del segnale di prezzo di sbilanciamento per il rispetto degli ordini di dispacciamento ed eventuali misure idonee a fornire il corretto incentivo;

• Possibili situazioni critiche che danno luogo ad arbitraggi impropri, dovute al differente ambito geografico tra i mercati (MGP zonale e MB nodale).

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