Il rapporto descrive le attività svolte per la valorizzazione del patrimonio di dati ed esperienze costituito dal sistema QuEEN come strumento a supporto di attività di ricerca innovative e della definizione di standard di qualità “locali” per gli Utenti MT.

In particolare sono riportate le attività svolte per rendere disponibili in ottica Open Data, dati sulla qualità del servizio elettrico e di altra natura. Tali attività si sono concretizzate con l’integrazione di alcuni servizi di Power Quality, già sviluppati in versione “stand alone”, in un dimostratore, basato su un’architettura di microservizi, per permettere il controllo di alcuni parametri delle reti da parte di utenti abilitati all’accesso. I microservizi accedono a diverse fonti di dati (DB relazionali, file di testo, web etc.) in modo trasparente all’Utente, fornendo la: i) classificazione automatica dei buchi di tensione in base all’origine nelle reti AT/MT, ii) correlazione tra i dati di PQ e meteo con approccio Big Data, iii) valutazione di indici di PQ in associazione a dati topologici/cartografici nell’ambito dell’ontologia CIM. L’integrazione ha richiesto delle modifiche ai servizi come la decodifica diretta da QuEEN delle forme d’onda degli eventi che alimentano il classificatore, senza più dover predisporre per esse degli opportuni archivi.

Relativamente alle attività correlate al sistema di monitoraggio nazionale di tutte le semi-sbarre MT delle cabine primarie, attivato dai distributori sulla base dell’esperienza QuEEN, il rapporto descrive il collaudo, su un’annualità di dati registrati, del sistema MonNaLiSA. Si tratta dell’applicazione sviluppata da RSE, per la rendicontazione dei dati registrati e la valutazione annuale del numero di eventi severi “imputabili” alla rete MT: tali eventi, potenzialmente dannosi per le apparecchiature connesse alla rete, saranno oggetto di regolazione.

Interventi sulla rete di distribuzione MT, volti alla diminuzione della numerosità degli eventi “severi”, come, ad esempio, la sostituzione di linee aeree con linee in cavo, sono stati analizzati a partire da statistiche pluriennali QuEEN. Si osserva come la probabilità di registrare dei buchi di tensione severi dovuti probabilmente a guasti di linee in cavo sia maggiore di quella associata a guasti in linee aeree, pur a fronte di una minore numerosità di tutti gli eventi registrati.

Infine, quale contributo alla caratterizzazione della qualità della fornitura all’Utente e alla definizione di standard individuali per utenti MT, relativamente a buchi di tensione severi e interruzioni transitorie, si è valutato la numerosità di tali disturbi presso un Utente industriale che ha impianti in 5 regioni italiane, due dei quali alimentati da cabine utente monitorate da QuEEN: impianti simili, siti in zone assimilabili per numero di abitanti ad uno stesso Ambito territoriale, “soffrono” di fatto di una qualità della fornitura molto diversa.