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Campagna nazionale per il monitoraggio della radiazione diretta: intercomparison, database, misure preliminari

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Campagna nazionale per il monitoraggio della radiazione diretta: intercomparison, database, misure preliminari

Si illustrano i risultati preliminari del 2° intercomparison internazionale sugli strumenti per la misura della radiazione solare e si descrivono gli effetti derivanti dalle differenze di misura sul rendimento di una cella a tripla giunzione. Si illustrano infine alcuni requisiti di un database per la raccolta dati di radiazione solare e si riporta qualche esempio di misura.

I sistemi fotovoltaici a concentrazione sfruttano la sola radiazione solare diretta per la produzione di energia elettrica. La loro efficienza è fortemente influenzata dallo spettro della radiazione stessa, la cui conoscenza è di estrema importanza per l’utilizzo ottimale di moduli fotovoltaici che impiegano celle solari a tripla giunzione. Da ciò l’esigenza che la scelta sia dei materiali che della configurazione delle celle venga ottimizzata tenendo conto di uno spettro di riferimento, quanto più rappresentativo delle verosimili condizioni medie d’impiego. Si è pertanto costituito un consorzio italiano per la misura della radiazione solare e del suo contenuto spettrale su tutto il territorio nazionale. All’attività aderiscono sette istituzioni, tra enti di ricerca, università ed aziende private, che hanno messo a disposizione le loro rispettive risorse da nove distinti siti di monitoraggio uniformemente distribuiti sul territorio. Il presente documento prende in esame:
– i risultati di un 2° intercomparison internazionale svoltosi a Catania nella primavera del 2012, finalizzato a determinare i possibili errori prodotti dall’impiego di strumenti con marcate differenze costruttive;
-gli effetti delle differenze di misura dello spettro della radiazione solare sull’efficienza di una cella a tripla giunzione;
-alcuni esempi di restituzione dei risultati archiviati in un database.L’intercomparison di Catania costituisce la seconda iniziativa a livello internazionale: vi hanno aderito 10 laboratori e sono stati impiegati complessivamente 39 strumenti di misura della radiazione solare, costituiti da 12 piranometri, 15 pireliometri, 2 sistemi a tre bande, costituiti da celle solari componenti, 3 cavità e 7 spettroradiometri. Sono stati inoltre impiegati 6 inseguitori solari per la misura della componente diretta della radiazione solare.I risultati ottenuti hanno consentito di allineare le misure dei piranometri, dei pireliometri e delle cavità attraverso la definizione di nuovi coefficienti di sensibilità. In tal modo l’errore strumentale delle misure eseguite nelle varie località è minimizzato. Il confronto dei risultati ottenuti dagli spettroradiometri ha messo in evidenza un funzionamento anomalo dello spettroradiometro di RSE, per il quale si è evidenziato che il suo impiego in campo è poco raccomandabile. Si è inoltre evidenziato che le differenze tra misure dello spettro della radiazionesolare effettuate con strumenti diversi possono comportare stime nell’efficienza di una cella a tripla giunzione con un incertezza del 5%. Infine si illustrano alcune potenzialità delle restituzioni grafiche dei dati provenienti dai siti di monitoraggio distribuiti sul territorio nazionale e raccolti ed archiviati in un database.

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