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rapporti - Deliverable

Evoluzione della metodologia per l’individuazione del mix ottimo di misure per il miglioramento della resilienza: modellazione di nuove misure ed estensione dell’approccio alla pianificazione di rete orientata alla resilienza.

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Evoluzione della metodologia per l’individuazione del mix ottimo di misure per il miglioramento della resilienza: modellazione di nuove misure ed estensione dell’approccio alla pianificazione di rete orientata alla resilienza.

Evoluzione della metodologia per l’individuazione del mix ottimo di misure per il miglioramento della resilienza: modellazione di nuove misure ed estensione dell’approccio alla pianificazione di rete orientata alla resilienza.

Il rapporto presenta un modello analitico dei distanziatori interfasici, una misura passiva atta a ridurre la vulnerabilità delle campate di una linea aerea alla neve umida e al galloping, simulando gli effetti benefici sui conduttori di fase. Le simulazioni mostrano significativi aumenti dei tempi di ritorno del guasto delle campate, specialmente in combinazione con dispositivi anti-torsionali.

 

Si propongono due strategie di riconfigurazione ottimale per migliorare la resilienza delle reti di distribuzione a fronte di contingenze N-k: esse risolvono rispettivamente un problema MILP di minimizzazione del carico attivo staccato e un OPF modificato che include il modello degli switch. Il primo richiede meno tempo, ma la sua accuratezza dipende dall’effetto dei limiti di tensione e dei flussi di potenza reattiva, mentre il secondo è più accurato e incorpora tutti i classici vincoli di un OPF.

 

Inoltre, la metodologia di individuazione del mix ottimo di misure per la resilienza è estesa per considerare gli effetti indiretti del forte vento, mediante nuove misure passive (taglio degli alberi fuori fascia e conversione delle linee aeree in cavi). Dalle simulazioni su una rete test IEEE si trova che la manutenzione degli alberi risulta più conveniente rispetto alla cavizzazione, potenzialmente competitiva solo considerando congiuntamente sia la neve umida, sia il vento.

 

L’efficienza del metodo è migliorata applicando la “memorizzazione” direttamente alla simulazione. Lo speed up ottenuto su una rete semplice varia da 11,4 a 41,7 volte rispetto alla versione senza memorizzazione (con maggiori speed up per i casi computazionalmente più onerosi). L’applicazione della tecnica VND (Variable Neighborhood Descent) riduce ulteriormente il tempo di calcolo rispetto all’approccio “memoize in simulazione” e migliora leggermente i valori della funzione obiettivo.

 

Infine, il metodo di mix ottimo è esteso per considerare la costruzione di nuove linee (espansione resilience-oriented della rete di trasmissione). A causa della complessità combinatoria di questo problema, un sotto-modulo seleziona le linee candidate come i rami che collegano le sottostazioni con i valori più basso e più alto di un indicatore specifico (ad es. energia attesa non fornita). Le soluzioni ottenute su un’applicazione test sono ancora basate su dispositivi anti-torsionali e su pratiche di manutenzione degli alberi, che sono più economici rispetto alla costruzione di nuove linee (greenfield).

 

Il Rapporto è disponibile sul sito inglese

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