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rapporti - Deliverable

Hazard e multi-hazard assessment per il sistema elettrico

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Hazard e multi-hazard assessment per il sistema elettrico

Con la finalità di fornire informazioni necessarie per rafforzare la resilienza del sistema energetico nazionale, sono state elaborate proiezioni future riguardo estremi climatici, anche concomitanti, sotto tre diverse ipotesi di scenari emissivi, per caratterizzare le aree del Paese maggiormente esposte nel corso del XXI secolo agli effetti dei cambiamenti climatici. Nessuna regione ne sarà esente. Le condizioni più critiche interesseranno la Valpadana, il Meridione, le aree alpine e costiere.

Il Sistema Energetico Nazionale, già oggi sottoposto a condizioni di stress per effetto degli eventi meteorologici estremi, dovrà affrontare nei prossimi decenni situazioni ancora più critiche a causa dei cambiamenti climatici.
A supporto della pianificazione di interventi volti a rafforzare la resilienza del Sistema, sono state condotte alcune analisi climatiche per l’Italia utilizzando 12 modelli Euro-CORDEX (risoluzione 12 km) per stimare le variazioni attese sotto tre differenti ipotesi di sviluppo socio-economico, descritte dai cosiddetti Representative Concentration Pathways (RCPs): RCP8.5 (gas serra in continua crescita senza mitigazione), RCP4.5 (mitigazione parziale) e RCP2.6 (forti riduzioni dei gas serra).
Filtrati i modelli con limitate performance nella ricostruzione del clima attuale, sono stati elaborati scenari multi-model a scala stagionale per il periodo di riferimento (1971-2000), per il breve (2021-2050), medio (2041-2070) e lungo termine (2071-2100). Dapprima sono state analizzate le variazioni graduali del clima, quindi gli estremi climatici sulla base di specifici indici del World Meteorological Organisation: SUmmer days, Consecutive SUmmer days, TRopical nights, Frost Days, Consecutive Frost Days, Consecutive Dry Days, Extreme Precipitations, Extreme Winds e HeatWaves. Infine, è stata fatta un’analisi multi-rischio per identificare le aree che più probabilmente saranno colpite da situazioni particolarmente critiche come periodi siccitosi (Droughts), forti temporali e inondazioni (Storms), giornate torride con scarsità idrica (Hotdays) e, più in generale, le zone affette da precipitazioni estreme, venti forti, ondate di calore e condizioni siccitose (Multi-hazards). L’analisi degli estremi è stata completata analizzando mappe di probabilità/tempi di ritorno ottenute applicando la tecnica Generalized Extremes Values alle variabili temperatura, precipitazione e vento.
Nessuna area del territorio italiano sarà esente da un’intensificazione di eventi meteorologici estremi. Le situazioni più critiche interesseranno: la Valpadana e l’Italia meridionale, colpite da giornate torride e periodi siccitosi non solo in estate; le aree costiere affette da forti inondazioni; le regioni alpine soggette a variazioni rilevanti del regime pluviometrico. Tali condizioni si esacerberanno nei prossimi decenni soprattutto in configurazione RCP8.5 già a partire dal breve termine, saranno invece più contenute in RCP4.5 e ancora più limitate nell’ipotesi RCP2.6.

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