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Il Peak Shaving nella Generazione Distribuita. I sistemi di accumulo: la batteria redox a circolazione di elettrolita. Risultati sperimentali del primo semestre 2002

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Il Peak Shaving nella Generazione Distribuita. I sistemi di accumulo: la batteria redox a circolazione di elettrolita. Risultati sperimentali del primo semestre 2002

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:40 pm

I sistemi di accumulo: la batteria redox a circolazione di elettrolita. Risultati sperimentali del primo semestre 2002 Il presente rapporto descrive le attività, svolte nell’ambito della Ricerca di Sistema relative alla Generazione Distribuita. Le motivazioni di questo lavoro sono già state riportate nelle relazioni SFR-A1/019166 “Sistemi di accumulo: esame preliminare delle prospettive tecniche ed economiche” e SFR-A1/019167 “Sistemi di accumulo: prospettive tecniche ed economiche di sistemi di accumulo avanzati. Risultati delle prove preliminari”. In particolare qui ci occupiamo di una tipologia di accumulo di energia applicata nel campo del load- leveling e del peak-shaving che permette un più efficace sfruttamento di reti già esistenti o un dimensionamento ottimizzato di reti di nuova progettazione e realizzazione. Il sistema in prova è costituito da una batteria redox a circolazione di elettrolita costruita dalla giapponese SUMITOMO ELECTRIC INDUSTRIES (SEI). Come già illustrato nelle precedenti relazioni, tale batteria, equipaggiata con un convertitore adatto, per le sue caratteristiche tecniche potrebbe anche essere utilmente impiegata in un sistema per Power Quality, favorendo la continuità e la regolarità della fornitura nonché la regolarità della forma d’onda della tensione di alimentazione. Il sistema installato al CESI è equipaggiato con un convertitore di interfaccia con la rete elettrica progettato per svolgere unicamente operazioni di peak-shaving. Durante il primo semestre del 2002 è stata eseguita la prima parte delle prove previste sul sistema per conoscere caratteristiche e prestazioni della batteria e consentirne una modellizzazione. In particolare i primi test sono stati eseguiti con l’obiettivo di determinare la resistenza interna, il rendimento con i diversi modi di funzionamento in carica e scarica e l’assorbimento di potenza dei dispositivi ausiliari (pompe principali, pompe ausiliarie).

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