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Impatti ambientali delle reti di trasmissione: review degli studi LCA (Life CycleAssessment) e potenzialità di recupero di materiali strategici

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Impatti ambientali delle reti di trasmissione: review degli studi LCA (Life CycleAssessment) e potenzialità di recupero di materiali strategici

Il presente rapporto fa il punto, attraverso una review critica di letteratura, dello stato dell’arte delle LCA di componenti elettrici evidenziando criticità, nodi irrisolti e punti da superare attraverso la redazione di linee guida. Vengono poi esaminate le possibilità di recupero di materiali nei trattamenti a fine vita delle linee.

Come affermato dall’European Network of Transmission System Operators for Electricity, lo sviluppo della rete è uno strumento di vitale importanza per il raggiungimento degli obiettivi europei in termini di: sicurezza dell’approvvigionamento, sviluppo sostenibile, integrazione delle rinnovabili e accessibilità dell’energia per i consumatori europei attraverso l’integrazione dei mercati. Il forte incremento delle rinnovabili, rappresenta il principale driver di tale sviluppo.

Si delinea la necessità, visto che appunto tra i driver dell’espansione della rete vi sono l’integrazione delle rinnovabili e quindi le istanze di sostenibilità, di prevederne le ricadute ambientali. Come sempre in ambito energetico, dove le filiere sono lunghe e complesse, l’analisi del quadro delle ricadute ambientali non può prescindere da una analisi del ciclo di vita o Life Cycle Assessment (LCA). In questo quadro, è stata, quindi, condotta una analisi bibliografica di studi a livello internazionale relativi a Life Cycle Assessment di reti elettriche o specifici componenti delle stesse, allo scopo di gettare le basi per la predisposizione di linee guida metodologiche che siano di ausilio a future applicazioni LCA a sistemi di trasmissione e di suoi componenti.

Dall’analisi in primo luogo è emersa l’esigenza di coniugare i vantaggi, in termini di trasferibilità e confrontabilità di risultati tra studi diversi, connessi all’utilizzo di unità funzionali legate ad un parametro (es: lunghezza della rete) con i vantaggi, in termini di coerenza ed aderenza all’obiettivo, di unità funzionali più specifiche. Queste ultime, tra l’altro, meglio descrivono in un’ottica LCA la funzione ovvero il servizio effettivamente reso da una rete elettrica (es: la connessione di duespecifiche sottostazioni).

Altra questione di rilievo riguarda quante e quali categorie di impatto vanno prese in considerazione. Guardare a quelle più utilizzate negli studi disponibili in letteratura, sembra un buon criterio indicativo,ma che necessita di ulteriori riflessioni in merito. Non da ultimo meritano approfondimento, i criteri da adottare per la scelta del mix elettrico utilizzato per modellizzare le perdite di rete. Essi assumono ancora più importanza quando la LCA è a supporto della pianificazione dello sviluppo della rete o di singoli progetti di adeguamento della stessa e deve, quindi, necessariamente proiettarsi su un orizzonte temporale ampio.

Infine un’attenzione particolare va data alla modellazione del fine vita delle linee dato che scenari di recupero spinto portano, per alcuni componenti, ad una drastica riduzione degli impatti.

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