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rapporti - Deliverable

Impatto delle politiche di efficienza energetica e delle soluzioni tecnologiche sugli utenti vulnerabili

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Impatto delle politiche di efficienza energetica e delle soluzioni tecnologiche sugli utenti vulnerabili

Il rapporto affronta il tema della Povertà Energetica (PE), un fenomeno complesso che interessa una parte significativa della popolazione che, non potendo utilizzare servizi di base quali la climatizzazione degli edifici, vive in situazioni di disagio sociale, con conseguenti impatti anche per la collettività.
L’obiettivo di questo rapporto è fornire un’analisi delle implicazioni che la Povertà Energetica può avere sul consumatore e proporre soluzioni concrete al problema. L’analisi svolta riguarda principalmente il tema dell’impatto della PE sulla salute dei consumatori, e quindi sul Sistema Sanitario Nazionale (SSN) in termini di eventi e costi, al fine di comparare i risultati con i costi di riqualificazione delle abitazioni.

Il presente rapporto analizza il fenomeno della Povertà Energetica nei vari aspetti, riconducibili, secondo il consolidato approccio RSE, al ciclo “Riconoscere” – “Conoscere” – “Mitigare” – “Contrastare”.
Dal punto di vista del “riconoscere”, ossia del definire l’entità del fenomeno sulla società, si considerano due principali problemi: l’impatto dei sempre più frequenti fenomeni di “ondate di caldo estive” e, quindi, l’impossibilità di avere un adeguato sistema di raffrescamento”, e le implicazioni sullo stato di salute. La Povertà Energetica, infatti, è stata tradizionalmente e storicamente identificata principalmente con un inadeguato riscaldamento delle abitazioni. Tuttavia, per gli effetti connessi ai cambiamenti climatici ed alle evoluzioni nei comportamenti e nei bisogni delle famiglie, diventa necessario estendere l’attenzione anche alla complessiva climatizzazione degli edifici.
Nella prima parte del rapporto, vengono riassunte le stime di RSE, effettuate nel 2020, sul fenomeno della Povertà Energetica: circa il 15% delle famiglie italiane si vedrebbe costretto a sostenere una spesa tale da ricadere nella condizione di Povertà Energetica per mantenere un livello di comfort “medio” (20°C in inverno e 26°C in estate) nella propria abitazione. La caratterizzazione di queste famiglie viene poi approfondita tramite il confronto con le caratteristiche degli utenti percettori di Bonus Sociale, al fine di “conoscere”, ossia “inserire” queste famiglie nel “mondo reale” e comprenderne abitudini e bisogni, anche in relazione all’utilizzo di mezzi per “mitigare”, quali i Bonus.
Per “contrastare” ed eradicare il fenomeno è invece necessario analizzarne appieno le implicazioni. È dimostrata una correlazione fra Povertà Energetica e salute, intesa come un incremento della probabilità di contrarre malattie all’apparato respiratorio e cardiovascolare. Nella seconda parte del presente rapporto è quindi riportato uno studio sulla città di Torino, approfondimento dell’analisi svolta nell’annualità precedente (2020), e un’ulteriore estensione al caso della regione Piemonte, con lo scopo (futuro) di poter replicare l’analisi all’intera nazione. L’ospedalizzazione più frequente comporta anche un aggravio di costi sul Sistema Sanitario Nazionale: vengono quindi valutati e comparati i costi di riqualificazione energetica delle abitazioni con i costi (evitabili) sostenuti dal Sistema Sanitario Nazionale per la cura delle patologie considerate. Tale confronto permette di comprendere quali interventi, in termini di economicità e risparmio energetico, permettano di “contrastare” efficacemente la Povertà Energetica, trovando soluzioni di lungo termine che comportino un doppio beneficio: da un lato migliorare il comfort degli utenti, correlato anche alla loro salute, dall’altro, tramite la riqualificazione, perseguire gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e 2050.

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