Cerca nel sito per parola chiave

rapporti - Deliverable

Implementazione di un sistema modellistico per la mappatura a varie scale di minacce idrogeologiche per il sistema energetico

rapporti - Deliverable

Implementazione di un sistema modellistico per la mappatura a varie scale di minacce idrogeologiche per il sistema energetico

Per la previsione del rischio idrogeologico per infrastrutture elettriche è necessario avere a disposizione un sistema di modelli accoppiati. In questo rapporto è stato individuato un framework in grado di collegare modelli a differente scala spazio-temporale. Sono stati quindi testati, su aree campione, diversi modelli idrologici e idraulici, ed è stata implementata e testata una prima versione di un nuovo modello per la previsione congiunta di alluvioni e frane superficiali.

Le infrastrutture del sistema elettrico, analogamente ad altre opere ingegneristiche, sono sottoposte al pericolo di alluvioni e frane che possono provocare danni e disservizi. Inoltre, dai risultati degli scenari climatici attualmente disponibili, si rileva, in generale, una tendenza all’incremento di tale rischio. Le perimetrazioni delle aree soggette a pericolo idrogeologico predisposte dalle Autorità, pur costituendo uno strumento fondamentale, non sempre forniscono tutti i parametri necessari per la valutazione del grado di danno atteso alle infrastrutture e non contengono indicazioni sulla possibile evoluzione temporale di tale danno per effetto dei cambiamenti climatici.

Per superare tali limitazioni, sono necessari modelli in grado di simulare i processi di causa-effetto rappresentando accuratamente fenomeni fisici caratterizzati da differenti scale spaziali e temporali. Per questo scopo, in questo studio è stato innanzitutto individuato un framework in grado di connettere efficacemente diversi tipi di modelli, che vanno dai modelli idrologici fino a quelli idraulici.

Successivamente, è stato testato il modello idrologico PCR-GLOBWB-2, incluso nel framework proposto, attraverso un’applicazione al nord Italia.

Sulla base dei risultati ottenuti, per avere uno strumento in grado di aumentare l’accuratezza delle analisi e per includere anche una valutazione del pericolo di innesco delle frane superficiali all’interno delle simulazioni idrologiche, è stato sviluppato un nuovo modello basato sulle librerie matematiche già presenti in PCR-GLOBWB-2. Questo modello, denominato CRHyME (Climate Rainfall Hydrogeological Model Experiment), è caratterizzato, a differenza dei tradizionali modelli idrologici, dalla presenza di un sotto-modello per la previsione delle frane superficiali innescate dalle piogge intense a scala di bacino.

Infine, per completare l’individuazione di altre classi di modelli da utilizzare in modalità standalone o da includere nel framework, da una parte è stata studiata una metodologia per la stima delle soglie pluviometriche di innesco delle frane e, dall’altra, è stata effettuata un’applicazione test del modello idraulico FLORA2D per la stima del pericolo di allagamento di una sottostazione elettrica.

Commenti