XLPE. Sintesi dell’attività 2000. I cavi di media tensione per il trasporto di energia isolati in XLPE presentano notevoli vantaggi potenziali; tuttavia, agli inizi del loro utilizzo in esercizio, tali vantaggi sono stati vanificati da invecchiamenti precoci dovuti principalmente all’assorbimento di umidità da parte del mezzo isolante. A causa di questo comportamento, ENEL nel passato ha preferito utilizzare cavi di media tensione isolati in EPR, prima di grado di isolamento G5 e poi di grado di isolamento G7, che si sono dimostrati essere meno sensibili ad invecchiamenti precoci dovuti ad assorbimento di umidità. Nel frattempo, le industrie produttrici hanno decisamente migliorato i cavi isolati in XLPE sia agendo sulla formulazione delle mescole isolanti sia migliorando le procedure produttive. I miglioramenti apportati ai cavi isolati in XLPE unitamente al loro basso costo rendono tali cavi competitivi con i cavi isolati in EPR, non solo per ENEL Distribuzione ma anche per gli altri operatori del settore operanti sul territorio italiano. In regime di concorrenza e di garanzia di qualità del servizio all’utente, è molto importante poter disporre di metodo diagnostico che consenta di identificare lo stato di invecchiamento del mezzo isolante in modo tale da poter ridurre il numero dei fuori servizio non programmati e dovuti a perforazione del cavo. I metodi diagnostici applicabili a cavi in esercizio devono essere di tipo non distruttivo, essere applicati con il cavo in servizio o fuori servizio e devono essere in grado di identificare lo stato di isolamento del cavo in tempi brevi e soprattutto senza aggravare od accelerare il processo di invecchiamento. Lo scarso utilizzo in Italia di cavi isolati in XLPE unitamente al ridotto numero di informazioni ottenibili in letteratura ha consigliato la preparazione di una ricerca avente lo scopo di correlare i valori di alcuni indicatori diagnostici utilizzabili in campo con lo stato di invecchiamento di cavi di media tensione isolati in XLPE.