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Influenza dei cambiamenti climatici sulle circolazioni atmosferiche

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Influenza dei cambiamenti climatici sulle circolazioni atmosferiche

Si presentano proiezioni climatiche a breve e a lungo termine di strutture atmosferiche, precursori di eventi meteorologici estremi: pacchetti d’onda di Rossby e blocchi atmosferici. Questi sono descritti applicando metodi consolidati in letteratura ai dati di rianalisi ERA5 e a dieci modelli climatici globali CMIP6. Senza azioni di mitigazione dei gas serra (scenario ssp585), è probabile una variazione di queste configurazioni atmosferiche nell’area europea nella seconda parte del secolo.

La presente ricerca ha lo scopo di studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sulle variazioni in frequenza e localizzazione di eventi meteorologici estremi, analizzando le configurazioni atmosferiche che favoriscono l’occorrenza di tali eventi, con particolare attenzione all’Italia per le loro ricadute sul sistema elettrico-energetico nazionale. Strutture, quali i pacchetti di onde di Rossby (RWP) e gli eventi di blocco atmosferico, sono riconosciute come precursori di eventi estremi (es. ondate di calore o di freddo, prolungati periodi siccitosi, eventi di precipitazione estreme,).

I pacchetti di onde di Rossby e i blocchi atmosferici si associano a profonde depressioni o a intensi promontori persistenti e stazionari. Questi fenomeni hanno disposizioni climatologiche preferenziali (storm tracks per i RWP), le cui modifiche in ampiezza, frequenza e posizionamento possono provocare cambiamenti sostanziali al clima locale.

Con riferimento allo stato dell’arte, si sono caratterizzate tali strutture atmosferiche applicando metodi consolidati e condivisi in letteratura a dati di rianalisi climatologica (ERA5) e ai risultati di 10 simulazioni numeriche di modelli accoppiati atmosfera – oceano di ultima generazione (CMIP6).

Dapprima si sono confrontati i risultati ottenuti utilizzando i dati di ERA5 con quelli dedotti attraverso un approccio di media multi-modello (MMM) per il periodo 1986 – 2005. Quindi, verificate le buone prestazioni della MMM, si sono studiate, con la stessa metodologia, le configurazioni atmosferiche per gli anni futuri elaborando proiezioni a breve (2021 – 2040) e lungo termine (2081 – 2100) nell’ipotesi di uno scenario socio-economico-emissivo business as usual estremamente pessimistico (ssp585), cioè in assenza di politiche di riduzione delle emissioni di gas serra.

Nonostante i modelli CMIP6 sottostimino, in generale, la frequenza d’accadimento di RWP ed eventi di blocco, i risultati ottenuti indicano, nella stagione invernale, una tendenza a lungo termine ad una maggior frequenza di intensi RWP sull’area europea e a un aumento degli eventi di blocco su Europa orientale e vicina Asia, rendendo così più probabili eventi estremi quali alluvioni o ondate di freddo in queste regioni e in quelle limitrofe, tra cui anche l’Italia. Nelle altre stagioni nell’emisfero nord è invece atteso una riduzione della frequenza di RWP, mentre non vi è un chiaro segnale relativo alla frequenza degli eventi di blocco atmosferico.

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