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Linee guida per valorizzazione scarti termici per teleriscaldamento

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Linee guida per valorizzazione scarti termici per teleriscaldamento

Il rapporto illustra i risultati dell’analisi costi-benefici economica e dell’analisi finanziaria di potenziali progetti di recupero del calore di scarto in ambito nazionale da impianti industriali e termoelettrici iscritti nel registro Emission Trading System e da inceneritori termovalorizzatori per un suo utilizzo in reti di teleriscaldamento.

In un’ottica di efficienza energetica e decarbonizzazione, recenti direttive e regolamenti comunitari, recepiti dalla legislazione nazionale, spingono all’utilizzo del calore di scarto industriale ai fini di climatizzazione per il tramite di reti di teleriscaldamento. Come necessaria premessa ad eventuali provvedimenti di sostegno, la normativa prevede l’effettuazione di un’analisi costi/benefici socioeconomica dei potenziali progetti di recupero del calore di scarto e di una stima della loro sostenibilità finanziaria.

A supporto di una più ampia ed inclusiva indagine condotta ai sensi dell’Art. 10, Comma 1 del Decreto Legislativo 14 luglio 2020 da GSE sul potenziale di sviluppo del teleriscaldamento efficiente e della cogenerazione, è stata focalizzata l’attenzione sugli aspetti economici del recupero di calore dagli stabilimenti industriali ed impianti termoelettrici nazionali iscritti nel registro europeo ETS; a questi si sono aggiunti gli inceneritori WTE (Waste To Energy) operanti in Italia.

A partire dai dati di emissione di ogni singolo impianto ed avvalendosi sia di dati originali disponibili sia di autorevoli fonti di letteratura, sono state stimate le quantità annue di calore di scarto recuperabile negli impianti dei diversi settori industriali, associando conseguentemente ad ogni stabilimento le tipologie di impianti di recupero più adatte, scelte all’interno di cinque diverse configurazioni prestabilite. Si è così potuto quantificare un potenziale tecnico nazionale di recupero di calore di scarto dagli impianti considerati.

Su base statistica estesa a tutte le potenziali installazioni, si sono dapprima valutati i costi unitari di recupero del calore di scarto per le cinque configurazioni di impianto di recupero ipotizzate.

Per ogni impianto si sono poi condotte l’analisi costi-benefici economica e l’analisi finanziaria, valutando separatamente gli effetti di incentivazioni, di diverse prestazioni delle pompe di calore, di riduzioni della quantità di calore recuperabile e della distanza della rete di teleriscaldamento. Si è anche esaminata la sostenibilità finanziaria dei potenziali interventi dal punto di vista dell’operatore industriale o del gestore della rete di teleriscaldamento.

Pur nei limiti di inevitabili semplificazioni e delle incertezze insite in particolare nei dati di costo dei principali componenti di impianto e nei costi accessori di installazione degli impianti asserviti, le analisi condotte permettono di tracciare con ragionevole approssimazione un quadro d’insieme dei confini della sostenibilità economica di progetti di recupero del calore di scarto.

Le informazioni così elaborate e i moduli di stima sviluppati possono costituire linee guida per indirizzare scelte programmatiche sul territorio che contemplino lo sfruttamento del calore di scarto.

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