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Manuale del modello CRHyME (Climatic Rainfall Hydrogeological Modelling Experiment)

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Manuale del modello CRHyME (Climatic Rainfall Hydrogeological Modelling Experiment)

È qui presentato il manuale del modello CRHyME (Climatic Rainfall Hydrogeological Modelling Experiment). Questo modello è nato dall’esigenza di studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sui fenomeni di dissesto idrogeologico in area montana. CRHyME è uno strumento utile ai fini di quantificare i potenziali rischi idrogeologici a scala di bacino sia in ambito previsionale di breve termine che in ottica di lungo termine tramite gli scenari di cambiamento climatico.

Il modello denominato CRHyME (Climatic Rainfall Hydrogeological Modelling Experiment), fisicamente basato e spazialmente distribuito, rappresenta un’estensione dei classici modelli che simulano gli afflussi-deflussi a scala di bacino. Le principali novità introdotte nel 2021 sono:
▪ l’interfacciamento diretto con gli output dei modelli climatici (p.es. dati di precipitazione e temperatura in formato NetCDF);
▪ la descrizione fisica di alcuni fenomeni di dissesto idrogeologico fortemente legati alle precipitazioni, quali frane poco profonde, colate detritiche, erosione dei bacini idrografici e trasporto solido.
Il modello CRHyME è progettato per essere parte di una catena di modellazione idrologica. L’obiettivo è quello di cercare di ricostruire e modellare gli effetti della futura evoluzione climatica sul territorio locale, fornendo uno strumento fisicamente basato per analisi alla scala di bacino. Il modello CRHyME è stato scritto in linguaggio Python, utilizzando le librerie PCRaster. CRHyME prende ispirazione dal modello PCR-GLOWB2 che è stato implementato su scala globale per studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sulla disponibilità di risorse idriche. Il modello CRHyME, tuttavia, è stato sviluppato per lavorare a una risoluzione spaziale più elevata e consentire la valutazione dei rischi idrogeologici utilizzando i database mondiali disponibili per la modellazione delle caratteristiche territoriali alla scala di analisi scelta.
La versatilità del modello CRHyME permette di impostare diversi time-step di simulazione, riproducendo eventi di precipitazioni estreme. La possibilità di impostare il modello per riprodurre il comportamento dei bacini idrografici in caso di precipitazioni critiche utilizzando le informazioni deducibili dalle curve locali segnalatrici di possibilità pluviometrica rende CRHyME adatto anche a valutazioni in ambito di Protezione Civile.
Il modello CRHyME è tuttora in fase di sviluppo. Risultati incoraggianti sono stati ottenuti per il caso studio del bacino valtellinese nella regione alpina (Lombardia, Italia) e tre bacini appenninici (Emilia, Italia). CRHyME è stato applicato considerando tre diversi modelli climatici del programma EURO-CODEX. I risultati hanno mostrato un aumento generale dell’intensità del ciclo geo-idrologico, in particolare in tutta la regione alpina, confermando i risultati degli studi condotti dall’IPCC in relazione allo stato del clima, documentati nel Sixth Assessment Report (AR6).

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