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rapporti - Deliverable

Messa a punto delle metodologie di prova e della strumentazione necessaria per la valutazione della compatibilità chimica di geosintetici con funzione di barriera

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Messa a punto delle metodologie di prova e della strumentazione necessaria per la valutazione della compatibilità chimica di geosintetici con funzione di barriera

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:48 pm

Obiettivo dell’attività di ricerca, svolta nell’ambito del Progetto ASISGEN (“Affidabilità e Sicurezza dei Sistemi di Generazione”) – Sottoprogetto DEGRADO (“Valutazione del danno, previsione della sua evoluzione e metodologie di ripristino nelle infrastrutture civili”) della Ricerca di Sistema, é stata la messa a punto di una metodologia innovativa di prova per la valutazione del comportamento di geosintetici con funzione barriera nei confronti di azioni di tipo chimico da contatto con liquidi aggressivi, come è il caso dei percolati di discariche o dei liquidi aggressivi presenti nelle vasche trappola olio, scarichi desolforazione e accumulo fanghi di centrali termolettriche. La ricerca ha comportato la messa a punto la composizione chimica del percolato sintetico da utilizzare come liquido aggressivo (“test liquid”) e l’esecuzione di prove di invecchiamento accelerato, mediante immersione di campioni di diverse tipologie di geomembrane (HDPE, VLDPE, PVC) in “test liquid” ad alta temperatura, prove che hanno consentito di studiare l’influenza di fattori quali la temperatura e la durata di immersione e la composizione del “test-liquid” sul processo di degrado. Le indagini di laboratorio hanno inoltre incluso prove di caratterizzazione sui materiali vergini e invecchiati. L’elaborazione dei risultati ha comportato il confronto con le proprietà dei materiali vergini e la previsione della durabilità delle diverse tipologie di geomembrane alle usuali temperature di lavoro. Le geomembrane oggetto dell’indagine non evidenziano, nel complesso, degradazioni di grande rilevanza. In particolare, le geomembrane in HDPE hanno mantenuto, anche dopo 16 settimane di invecchiamento accelerato, proprietà a trazione che, in termini assoluti, risultano entro i limiti di accettabilità contenuti nelle specifiche italiane per la fornitura e la posa in opera di geomembrane. Si conferma la necessità di predisporre una procedura standard, relativamente rapida, che consenta sia di testare la compatibilità delle geomembrane nei confronti dei liquidi aggressivi, sia di fornire indicazioni sulla interpretazione quantitativa dei risultati. Nel § 1 del rapporto vengono descritte le problematiche generali inerenti la “durabilità” dei geosintetici a contatto con liquidi aggressivi. In § 2 e 3 vengono descritte, rispettivamente, le apparecchiature di laboratorio messe a punto per l’esecuzione delle prove di invecchiamento e le metodiche seguite nel corso di esse. In § 4 sono presentati l’analisi e l’elaborazione dei risultati delle prove effettuate sui materiali invecchiati, mentre in § 5 sono proposte alcune considerazioni finali a conclusione della sperimentazione.

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