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Metodologia di stima della potenza eolica tecnicamente installabile sul territorio

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Metodologia di stima della potenza eolica tecnicamente installabile sul territorio

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:12 pm

Il presente rapporto illustra attività svolte nel periodo gennaio 2008 – febbraio 2009 nel progetto “Produzione di energia elettrica da fonte eolica con particolare riferimento ai sistemi offshore” dell’Area “PRODUZIONE E FONTI ENERGETICHE”, in particolare quelle specificamente dedicate allo sviluppo di una metodologia di valutazione della potenza eolica tecnicamente installabile sul territorio, come previsto dal “Piano Annuale di realizzazione 2008” Prot. CESI RICERCA 08002569 (Aprile 2008). Il metodo è stato messo a punto con lo scopo di rendere disponibile a chi ha in carico la gestione e la pianificazione del territorio (Ministeri, Regioni, Province, Comuni) uno strumento operante in ambiente GIS (Geographical Information System), utile, in combinazione con altri, per la formulazione di stime di massima della capacità eolica (MW) installabile in un predefinito ambito territoriale compreso nei confini nazionali. In particolare, in questo rapporto è descritta in dettaglio la metodologia individuata per permettere la costruzione di una mappa (MAPPA_BASE) che rappresenti uno specifico tematismo, la potenza eolica tecnicamente installabile sul territorio unicamente in base ad informazioni contenute in mappe di orografia e copertura/uso del suolo. Con il termine “tecnicamente installabile” si deve intendere un attributo equivalente all’assenza di criticità circa la fattibilità costruttiva di impianti eolici, come può discendere da un’analisi generale della morfologia del territorio. Non considerano, quindi, elementi che potrebbero portare ad escludere porzioni del territorio per la presenza, ad esempio, di: scarsa risorsa eolica, vincoli di qualsiasi tipologia (ambientali, paesaggistici, archeologici, ecc.), difficoltà di accesso per sistema viario inadeguato, lontananza eccessiva del punto di allacciamento alla rete elettrica , ecc. La metodologia sviluppata in questo lavoro è potenzialmente applicabile a un qualsiasi ambito territoriale (Regioni, Province, ecc.) compreso entro i confini nazionali. Oggi sono infatti disponibili per tutto il territorio italiano ottime mappe di orografia e di copertura del suolo – facilmente reperibili in rete Internet – che possono essere utilizzate come input per la costruzione della mappa della potenza tecnicamente installabile. Dopo aver descritto nel dettaglio le diverse fasi su cui si articola la metodologia per pervenire alla determinazione della MAPPA_BASE, il rapporto illustra l’applicazione ad un preciso ambito territoriale, la regione Basilicata, e tratta successivamente aspetti relativi alla verifica del risultato ottenuto. In prima istanza i valori espressi dalla MAPPA_BASE sono stati sottoposti ad un processo di verifica utilizzando conoscenze disponibili in merito alla posizione di aerogeneratori di impianti esistenti o informazioni generali su aree dove la futura realizzazione è stata ipotizzata. Il risultato di tale riscontro ha evidenziato una buona congruenza del quadro regionale con i dati espressi dalla mappa. Un’ulteriore verifica della mappa è consistita nel valutare i valori di potenza della MAPPA_BASE corrispondenti ad un campione casuale di aree elementari (celle) disposte al suo interno, con i valori della stessa grandezza ottenuti con metodo di valutazione alternativo non automatico condotto in ambiente Google Earth considerando le risorse di esplorazione del territorio messe a disposizione da tale software. Anche per tale verifica i risultati emersi dalle valutazioni hanno evidenziato un sostanziale accordo con i valori espressi dalla MAPPA_BASE. A valle di tali verifiche e dei riscontri emersi, è stato eseguito un esercizio applicativo preliminare incrociando la MAPPA_BASE con quella rappresentativa della risorsa eolica presente sul territorio regionale con l’intento di classificare le aree potenzialmente eleggibili, non solo per adeguate caratteristiche morfologiche/orografiche, ad accogliere insediamenti di impianti eolici. Tale operazione di incrocio di informazioni tra le due mappe ha fornito risultati, in megawatt installabili, che ovviamente possono apparire eccessivi se non interpretati con la giusta chiave di lettura. Sono infatti ancora da tenere in debita considerazione ulteriori aspetti di varia natura (vincoli, atteggiamento favorevole o meno della comunità locale, ecc.), non considerati nel processo di costruzione della MAPPA_BASE, e che in un processo completo porteranno inevitabilmente ad un drastico abbattimento delle aree fruibili per questo tipo di iniziative. Alcune informazioni oggettive su questi aspetti, per quanto non esaustive, sono peraltro rese ora disponibili in una nuova sezione dell’Atlante eolico dell’Italia, sviluppata nell’ambito del presente progetto di ricerca, che tratta le tematiche della compatibilità ambientale. Questa

sezione, inserita nella versione interattiva dell’Atlante, riporta infatti mappe relative a vincoli, aree protette, ecc., sovrapponibili a quelle di producibilità. In riferimento a quanto sopra, il rapporto fornisce alcune indicazioni su come tenere conto di questi ulteriori aspetti e su come implementarne l’elaborazione nelle fasi successive di valutazione delle aree realmente impegnabili per lo sviluppo di impianti, con l’intento di permettere la formulazione di una stima per quanto possibile più realistica della totale area eleggibile e, quindi, del potenziale eolico sviluppabile nell’area regionale indagata. L’attività di messa a punto della metodologia di costruzione della mappa di potenza tecnicamente installabile è stata completata con l’applicazione anche ad un altro ambito territoriale nazionale di estensione comparabile con la regione Basilicata, il territorio della provincia di Foggia. Si è voluto così appurare oltre alla replicabilità della metodologia nel suo complesso, ivi incluse le modalità di valutazione alternativa della potenza installabile condotte in ambiente Google Earth, anche la bontà del risultato complessivo ottenuto per questa ulteriore area del territorio nazionale. La metodologia adottata è da ritenersi ancora sperimentale, ma potrebbe essere validata, ed eventualmente affinata, attraverso l’applicazione in opportuni ambiti amministrativi (ad esempio Regionali) impegnati nella valutazione del potenziale eolico realisticamente sfruttabile nel territorio.

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