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Modello di deflagrazione rapida di una miscela idrogeno – aria per il codice ECART

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Modello di deflagrazione rapida di una miscela idrogeno – aria per il codice ECART

Viene brevemente descritto un modello per il calcolo dei principali effetti delle esplosioni delle miscele idrogeno – aria in termini di pressione e temperatura, da utilizzare nell’ambito degli scenari incidentali nucleari e convenzionali. Tale modello è suddiviso al suo interno in due sub-modelli relativi, rispettivamente, alle esplosioni all’aperto e in ambienti confinati.

Il rapporto descrive un modello per il calcolo dei principali effetti delle esplosioni delle miscele idrogeno – aria in termini di pressioni e temperature. Il modello è dedicato alle deflagrazioni veloci e non alle detonazioni. Tale modello è suddiviso al suo interno in due sub-modelli (1, 2) relativi, rispettivamente, alle esplosioni all’aperto e in ambienti confinati, in grado di essere utilizzati, una voltaimplementati in un opportuno codice di calcolo, per analisi di scenari incidentali come quello di Fukushima Daiichi. In particolare si utilizza il cosiddetto modello TNT (TriNitroToluene) per quanto riguarda le esplosioni all’aperto (sub-mod. 1), con l’introduzione di opportuni coefficienti relativi all’efficienza dell’esplosione e alla presenza di ostacoli e quant’altro atto a “schermare” le aree nei pressi della miscela reagente che esplode contro gli effetti dell’esplosione. Per quanto riguarda le esplosioni in ambiente confinato (sub-mod. 2) si è deciso di impiegare, dopo una approfondita analisi termodinamica, alcuni risultati sperimentali provenienti dal programma di ricerca FP5 SAFEKINEX. In particolare sono state messe a punto alcune funzioni interpolanti dei suddetti risultati, in grado di forniregli andamenti in funzione del tempo di pressione e temperatura del fluido contenuto nei suddetti volumi confinati. Il modello risultante consiste, perciò, in un insieme di correlazioni in grado di fornire i valori di temperatura e pressione necessari per un computo in prima approssimazione degli effetti dell’esplosione.Tale modello dovrà essere implementato all’interno del codice ECART, anch’esso brevemente descritto all’interno del rapporto, allo scopo di rendere possibile la simulazione di incidenti nei quali vi sia anche l’esplosione di miscele idrogeno – aria. Tali scenari possono verificarsi sia in un ambito prettamente nucleare, sia più in generale in campo industriale.

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