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rapporti - Deliverable

Models and advanced methods for identifying the optimal mix of resilience measures

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Models and advanced methods for identifying the optimal mix of resilience measures

Il rapporto presenta modelli avanzati di misure passive (inclusi dispositivi antitorsionali e rivestimenti in gomma RTV) e di misure attive per il miglioramento della resilienza nelle reti di trasmissione e distribuzione e descrive alcuni aggiornamenti della metodologia per la selezione del mix ottimo di misure in termini di efficienza computazionale, spazio di ricerca della soluzione e disponibilità di misure.

Il rapporto presenta gli sviluppi relativi a modelli e metodi per l’identificazione del mix ottimale di misure per la resilienza.

 

Innanzitutto, viene proposto un modello avanzato di dispositivo antitorsionale contro la formazione di manicotti di neve umida: tale modello implementa le linee guida dell’operatore per l’applicazione di tali dispositivi, portando a una più precisa caratterizzazione di questa contromisura (in termini di numero dei dispositivi e inter-distanza tra di essi). L’applicazione del modello nelle valutazioni di resilienza a lungo termine mostra il beneficio dei dispositivi nel ridurre l’energia attesa non servita ai clienti. Inoltre, è proposto un modello di rivestimenti in gomma RTV (Room Temperature Vulcanized) per ridurre la vulnerabilità degli isolatori al deposito di inquinanti in condizioni umide, tenendo conto del fatto che le prestazioni dei rivestimenti sono variabili nel tempo a causa dell’invecchiamento.

 

Le simulazioni condotte su una porzione della rete di trasmissione italiana per un’analisi di lungo termine, in particolare per il calcolo dei tempi di ritorno del guasto dei componenti di rete, mostrano che i rivestimenti possono ridurre la probabilità media annua di guasto (e aumentare i tempi di ritorno del guasto) di percentuali fino all’80% per componenti distribuiti come le linee aeree.

 

Si descrive poi una metodologia per valutare i benefici dell’applicazione di misure attive nelle reti di distribuzione, in particolare la riconfigurazione di rete e l’uso di dispositivi di generazione e accumulo distribuiti per gestire porzioni di rete isolate: le simulazioni mostrano la capacità della metodologia di quantificare i benefici di queste misure e di identificare le aree più critiche di rete, in cui sono necessari ulteriori interventi di miglioramento della resilienza.

 

Successivamente sono richiamate le caratteristiche principali della preesistente metodologia per selezionare il mix ottimale di misure passive e attive per il miglioramento della resilienza e sono discusse le limitazioni della stessa (ad esempio relative ai tempi di calcolo, allo spazio di ricerca) per proporre alcune direzioni per l’evoluzione.

 

Si propone una metodologia evoluta che estende lo spazio di ricerca sulle misure passive (stage 1) e applica un workflow iterativo all’algoritmo a due step. Inoltre, si integra il modello di dispositivo antitorsionale I risultati su una rete test mostrano che i dispositivi AT sono preferiti rispetto all’hardening dei tralicci, per la minaccia “neve umida”, a causa dei loro minori costi di investimento, il che è in linea con l’esperienza dell’operatore.

 

Infine, si presenta una panoramica di tecniche per migliorare l’efficienza computazionale della metodologia e si propone una piattaforma SW per il confronto delle stesse tecniche. L’applicazione della funzione “memoize” di Matlab all’euristica esistente mostra fattori di accelerazione fino a 2 rispetto all’implementazione originale.

 

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