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Rapporto tecnico relativo all’impatto del passaggio ai prezzi zonali lato consumo e della variazione del mix tecnologico di generazione sui mercati dell’energia elettrica (secondo l’art.13 del D. lgs. 210/2021)

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Rapporto tecnico relativo all’impatto del passaggio ai prezzi zonali lato consumo e della variazione del mix tecnologico di generazione sui mercati dell’energia elettrica (secondo l’art.13 del D. lgs. 210/2021)

In ottica di un nuovo design del mercato elettrico, la Commissione Europea ha richiesto all’Italia di valutare il possibile superamento del Prezzo Unico Nazionale (PUN) passando a un mercato del giorno prima (MGP) puramente zonale. Lo studio qui presentato è stato effettuato sia attraverso analisi storiche che attraverso analisi di scenario al 2025 e al 2030, al fine di valutare l’impatto dell’abolizione del PUN sugli esiti di MGP. I risultati ottenuti pongono l’attenzione sulle zone Sicilia e Nord su cui la presenza o l’assenza del PUN hanno un impatto opposto

In un contesto di transizione energetica, in cui il raggiungimento degli obiettivi al 2030 pone il focus sulla crescita delle rinnovabili, sui nuovi player di mercato e su una maggiore integrazione tra i paesi europei, è necessario pianificare l’evoluzione del design del mercato elettrico. L’Italia è l’unico paese europeo in cui gli acquirenti (ad eccezione dei pompaggi) sono soggetti ad un unico prezzo di acquisto, denominato PUN – Prezzo Unico Nazionale, indipendentemente dalla zona in cui si trovano. In questo rapporto sono riportate le valutazioni (richieste a RSE secondo quando prescritto dall’art.13 del D. lgs. 210/2021) relative ad un possibile superamento del PUN a partire dal 2025.

 

A tale scopo, in primo luogo, è stata effettuata un’analisi storica sia da un punto di vista statistico, sia attraverso una metodologia per confrontare i risultati del mercato italiano con PUN con quelli di un teorico mercato puramente zonale. L’analisi è stata sviluppata utilizzando modelli già presenti in RSE il cui livello di precisione consente loro di replicare i risultati storici.

 

Successivamente, è stato valutato l’impatto sui mercati dell’energia elettrica della modifica del mix tecnologico di generazione per effetto della crescita di fonti rinnovabili, delle prospettive di sviluppo della partecipazione attiva della domanda nei mercati e dello sviluppo delle reti. Per svolgere questa analisi sono state definite le ipotesi di evoluzione del sistema elettrico nazionale e sviluppati scenari e sensitivity su specifici driver per valutare l’impatto di tali ipotesi sui prezzi zonali agli anni target 2025 e 2030. L’analisi è stata condotta applicando una metodologia che calcola il prezzo medio annuo e la sua curva oraria in dipendenza del funzionamento degli impianti a gas.

 

Dai risultati si evince che se nel passato la Sicilia ha registrato prezzi zonali maggiori rispetto alle altre zone di mercato, beneficiando della presenza del PUN, dall’analisi di scenario risulta che, grazie alla forte penetrazione di fonti rinnovabili e allo sviluppo della rete di trasmissione, la Sicilia avrebbe maggiori benefici dall’acquisto di energia a prezzo zonale, risultando essere infatti una delle zone con prezzo minore.
Viceversa, i consumatori della zona Nord hanno storicamente avuto esborsi maggiori in presenza del PUN rispetto a quanto si sarebbe verificato pagando a prezzi zonali; invece, in futuro beneficerebbero dalla presenza del PUN poiché la zona Nord dovrebbe registrare prezzi più alti rispetto alle altre zone.

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