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Recupero, riutilizzo e riciclaggio di materiali strategici e pregiati: esperienze in laboratorio

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Recupero, riutilizzo e riciclaggio di materiali strategici e pregiati: esperienze in laboratorio

Studio delle possibilità di recupero degli elementi delle terre rare da rifiuti diapparecchiature elettriche ed elettroniche, al fine di disporre di una fonte di materia prima per la costruzione dei motori elettrici alternativa alla fonte mineraria attualmente monopolizzata da un’unica nazione fornitrice. Descrizione delle prove di laboratorio condotte per identificare un processo ottimale di recupero del neodimio dai magneti dei dischi fissi di computer.

Il Rapporto descrive le attività svolte durante il periodo di riferimento relative al recupero di elementi pregiati, in particolare quelli delle cosiddette Terre Rare (REE: Rare Earth Elements), presenti nei rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). L’attività si pone come obiettivo finale quello di avere una valutazione tecnico-economica dell’effettiva fattibilità su scala industriale del recupero di questi elementi pregiati. Durante il periodo di riferimento, sulla base delle indicazioni emerse dall’attività preliminare di osservatorio svolta nel precedente periodo è stata avviata una prima attività di prove di laboratorio perl’identificazione dei processi di trattamento fisico, meccanico e chimico che permettono il recupero del Neodimio (e se presenti di altri elementi delle terre rare come il Praseodimio) dai magneti dei dischi fissi di computer. L’attività risulta infatti di particolare interesse in quanto tutti gli elementi delle terre raresono di largo impiego nella realizzazione dei veicoli elettrici. Inoltre questi elementi chimici sono considerati particolarmente pregiati non tanto per il costo di mercato ma per il vincolo attualmente esistente di pressoché totale monopolio mondiale nella fornitura di materie prime da parte della Cina. Nel Rapporto sono in particolare esaminate le tematiche di trattamento preliminare dei magneti(processo di frantumazione e rimozione del rivestimento superficiale a base nichel), di possibile attacco chimico per separazione diretta degli elementi delle terre rare dal ferro (elemento dominante in composizione percentuale nel magnete) e di separazione del neodimio con processo in due fasi basato suun primo attacco chimico che massimizzi la solubilizzazione dell’elemento ed una successiva reazione che permetta di ottenere la separazione del neodimio dagli altri elementi disciolti nella prima fase. Nel complesso i risultati finora ottenuti mostrano la fattibilità del processo complessivo di recupero del neodimio con almeno due principali procedure che hanno permesso in entrambi i casi di ottenere sali di neodimio abbastanza puri e con un alto rendimento di conversione complessiva del neodimio presente nei magneti. L’attività proseguirà nel prossimo periodo con l’ottimizzazione delle procedure identificateper massimizzare il grado di purezza del prodotto finale ed il rendimento complessivo di recupero del neodimio, verrà inoltre condotta un indagine conoscitiva per valutare quale tra i sali ottenibili mediante questi processi sia poi ritenuto più adatto per il riutilizzo del materiale e si valuteranno inoltre gli stessiprocessi in termini di preferibilità per il minor costo ed il minor impatto ambientale del processo industriale complessivo del recupero di neodimio.

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