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Scenari di mobilità alla scala urbana: modellazione e stima degli impatti sulla qualità dell’aria

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Scenari di mobilità alla scala urbana: modellazione e stima degli impatti sulla qualità dell’aria

Il rapporto contiene gli aggiornamenti alla catena modellistica precedentemente sviluppata e le simulazioni di mobilità sostenibile per valutare gli effetti di queste politiche sulla qualità dell’aria urbana. Il focus è il perfezionamento della stima dei processi emissivi, dispersivi, del traffico e dell’esposizione e il risultato principale la simulazione di uno scenario di mobilità elettrica.

L’obiettivo principale dell’attività ricerca è la valutazione degli effetti dell’applicazione di politiche di mobilità sostenibile sulla qualità dell’aria in un’area urbana e contestualmente lo sviluppo di strumenti modellistici adeguati, in grado di fornire risposte accurate e dettagliate alla scala spaziale d’interesse. In questo rapporto vengono presentati tre elementi migliorativi del sistema modellistico.

 

Il primo riguarda le attività svolte nell’ambito del progetto europeo LIFE-REMY, in particolare i risultati relativi alla stima delle emissioni da risospensione del traffico stradale, che costituisce ad oggi una delle fonti di maggiore incertezza nella valutazione del ruolo del trasporto stradale sulla qualità dell’aria. Successivamente sono presentate due attività preliminari, relative all’introduzione di nuovi modelli nel set-up modellistico attualmente sviluppato e in uso.

 

Il primo è dedicato all’accurata simulazione dei flussi di traffico cittadino ed il secondo finalizzato a migliorare la modellazione ad alta risoluzione spaziale della dispersione degli inquinanti in contesti urbani. Prosegue anche l’attività di analisi e valutazione di scenari mediante la simulazione di uno scenario che simula una Zero Emission Zone (ZEZ) nel centro di Milano (attuale AREA C) nel 2030 e i suoi effetti sulle emissioni e la qualità dell’aria.

 

Oltre al divieto di circolazione dei veicoli nel centro cittadino, lo scenario ha tenuto conto anche di altri aspetti, ad esempio, l’evoluzione del parco circolante che ha comportato una significativa riduzione delle emissioni rispetto al caso base 2017 (84% NOx, 28% il PM2.5). A queste riduzioni si è aggiunto poi l’effetto della ZEZ, che ha contribuito all’ulteriore riduzione delle emissioni da traffico (2,2% NOx, 0,9% PM2.5), seppure in misura più contenuta e in maniera più localizzata.

 

Analogamente alle emissioni, anche per le concentrazioni di inquinanti la riduzione stimata per lo scenario ZEZ è stata migliorativa in modo marginale e localizzato e il contributo principale è derivato dalle variazioni al settore dei trasporti (circa il 54% per NO2 e il 35% per PM2.5). Infine, per completare le valutazioni di impatto degli scenari, è stata sviluppata una metodologia per stimare il grado di esposizione della popolazione all’inquinamento atmosferico, tenendo conto degli effettivi spostamenti delle persone.

 

È stato dimostrato come tale metodo abbia migliorato la stima dell’esposizione rispetto al tradizionale approccio statico.

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