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Sistema energetico e economia circolare: feedback da Normazione e IEA Bioenergy, misura della circolarità e analisi di coerenza dei sussidi ambientalmente rilevanti

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Sistema energetico e economia circolare: feedback da Normazione e IEA Bioenergy, misura della circolarità e analisi di coerenza dei sussidi ambientalmente rilevanti

Il Rapporto aggiorna sugli avanzamenti della standardizzazione nel recupero di energia da rifiuto e nell’economia circolare e sui principali feedback dalle attività di IEA Bioenergy-Task 36 relativi al recupero di materia e energia da rifiuti. Propone un framework preliminare di misura della circolarità nel settore nazionale della generazione e un’analisi di coerenza tra i principi della circolarità e i sussidi di rilevanza ambientale vigenti nella legislazione italiana.

Il Rapporto tratta alcune tematiche specifiche riconducibili all’interazione tra energia ed economia circolare, che spaziano dalla standardizzazione tecnica, alla partecipazione di RSE al programma di cooperazione tecnica IEA sulla Bioenergia, alla misura della “circolarità” e al processo di graduale integrazione dei principi dell’economia circolare nei meccanismi pubblici di incentivazione.

Rispetto alla standardizzazione, il Rapporto aggiorna sulle attività annuali, nel campo del recupero energetico da rifiuti e dei Combustibili Solidi Secondari (CSS), svolte da Enti nazionali (UNI CTI CT 283) e internazionali (ISO TC 300).

Per quanto riguarda la cooperazione con IEA, il Rapporto riassume i principali feedback tecnici ottenuti dalla partecipazione di RSE alle attività annuali del Task 36 del TCP IEA Bioenergy. In materia di metrica della circolarità, l’attività annuale ha portato alla definizione di un framework preliminare per la misurazione della circolarità nel settore dell’energia ed in particolare nella generazione di elettricità. Definiti finalità della misurazione, criteri di lettura e confini del sistema, si è optato per una strategia valutativa “estesa” della circolarità, identificando tre ambiti di valutazione (gestione risorse; fattori abilitanti; effetti), che sono stati connotati attraverso diverse categorie valutative e temi specifici al loro interno. É stato individuato un set preliminare di indicatori che è stato sottoposto ad analisi di fattibilità per verificare il grado di disponibilità delle basi di dati necessarie per la loro costruzione. É stata, infine, analizzata la coerenza con i principi dell’economia circolare dei sussidi di rilevanza ambientale vigenti nella legislazione nazionale (incentivi diretti e agevolazioni fiscali). Utilizzando una base di dati di oltre centosettanta misure di agevolazione (quelle elencate nel Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli, introdotto dalla Legge 221/2015), sono state individuate 56 misure potenzialmente dannose per l’economia circolare, per un valore finanziario di circa 13,5 miliardi di euro nel 2019, e 75 misure potenzialmente favorevoli per l’economia circolare, per circa 13,0 miliardi di euro. É stato inoltre effettuato un confronto fra la prospettiva ambientale e quella di circolarità per individuare gli elementi di comunanza e differenza quando le due prospettive sono separatamente applicate alla valutazione dei sussidi. Ne è emerso che, pur sussistendo ambiti di sovrapposizione e sinergia, esse presentano aree autonome di intervento che possono porle in contraddizione fra di loro, se non opportunamente coordinate. Questo risultato richiama l’importanza del coordinamento fra politica industriale, ambientale ed energetica nel realizzare gli obiettivi, a lungo termine, di sviluppo sostenibile dell’Italia, oltre che delle Nazioni Unite

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