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Sistemi di generazione FV: analisi di differenti architetture d’impianto perapplicazioni FV ad integrazione architettonica (BIPV)

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Sistemi di generazione FV: analisi di differenti architetture d’impianto perapplicazioni FV ad integrazione architettonica (BIPV)

Analisi delle principali problematiche operative di impianti FV installati su edifici econfronto, tramite attività sperimentali, delle architetture d’impianto adottabili al fine di mitigarne gli effetti negativi sulle prestazioni energetiche.

A quanto emerge da dati preliminari relativi al 2016, in Italia è proseguito il trend registratosi nel 2015 di diffusione di impianti fotovoltaici di piccola taglia su edifici residenziali e commerciali, che rappresentano circa il 90% delle nuove installazioni.

I dati recentemente pubblicati indicano che tale tipologia di impianti costituisce circa il 60% della potenza complessivamente installata, superando le 400’000 unità.

L’installazione di un impianto FV su un edificio può essere effettuata prevedendone l’integrazione dal punto di vista architettonico, dove i moduli FV vanno a sostituire i tradizionali componenti edilizi (approccio BIPV – Building Integrated PhotoVoltaics), oppure posizionandolo al di sopra di una copertura edilizia pre-esistente (approccio BAPV – Building Applied PhotoVoltaics).

A prescindere dal livello di integrazione, gli impianti fotovoltaici installati su edifici presentano specifiche problematiche operative, ombreggiamenti localizzati in primis, che possono comprometterne le prestazioni energetiche. I recenti sviluppi tecnologici nel settore degli inverter, ed in particolare la diffusione di elettronica di potenza operante a livello di singolo modulo (MLPE – Module Level Power Electronics), consentono di affrontare e risolvere tali problematiche, sebbene ad oggi vi siano scarse evidenze sperimentali in merito.

Al fine di analizzare le caratteristiche tecniche e funzionali di moduli e componenti per applicazioni BIPV e BAPV, nonché di valutare le effettive prestazioni energetiche conseguibili in campo mediante l’impiego di dispositivi MLPE (principalmente, micro-inverter e power-optimizer), RSE ha avviato il monitoraggio di impianti fotovoltaici sperimentali realizzati con differenti configurazioni impiantistiche e differenti strutture di montaggio per applicazioni ad integrazione architettonica.

I primi dati disponibili, relativi a condizioni “normali” di irraggiamento solare (ovvero in assenza di ombreggiamento) hanno evidenziato ottimi livelli prestazionali degli impianti dotati di micro-inverter o power-optimizer, superiori rispetto ad un analogo impianto con inverter di stringa.

La prosecuzione dell’attività, ed in particolare l’analisi delle prestazioni di tali impianti in presenza di ombreggiamenti localizzati artificialmente generati, consentirà a RSE di verificare gli effettivi benefici derivanti dall’utilizzo di micro-inverter e power-optimizer in caso di condizioni di irraggiamento solare non ottimali, fornendo evidenze sperimentali a supporto di operatori FV, installatori, utenti finali, favorendo la realizzazione di impianti fotovoltaici quanto più possibile efficienti e consentendone una ulteriore diffusione nel contesto nazionale.

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