Gli edifici sono il luogo in cui si svolge un’importante parte della vita quotidiana di ognuno e il miglioramento della loro efficienza energetica è essenziale per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione. Infatti, per garantire la climatizzazione delle oltre 26 milioni di abitazioni occupate presenti in Italia, ogni anno viene utilizzato circa il 60% dei consumi di energia del settore residenziale. L’efficienza e la decarbonizzazione dei consumi energetici del settore residenziale sono strettamente connessi al mantenimento del comfort degli ambienti interni.

In questo ambito rivestono un ruolo importante gli impianti di climatizzazione, non solo dal punto di vista della trasformazione efficiente del calore, ma anche per quanto riguarda la diffusione del calore nell’ambiente. Tra le tecnologie più impiegate nelle nuove abitazioni, o in caso di ristrutturazioni importanti, trovano largo impiego i sistemi radianti, una tecnologia che merita di essere valutata a fondo per sfruttarne a pieno le potenzialità.

Per studiare i fenomeni termici connessi con i pavimenti radianti, RSE ha effettuato un’attività di ricerca teorica e sperimentale, esaminando nel suo laboratorio EffE di Piacenza due tipi di pavimenti radianti con basso spessore appositamente realizzati. In particolare, i pavimenti radianti a basso spessore presentano una risposta più rapida rispetto a quelli tradizionali, utile per seguire maggiormente le variazioni dei fabbisogni termici di un’abitazione. I due sistemi radianti sono stati realizzati con massetti autolivellanti con differenti valori di conducibilità allo scopo di confrontarne sperimentalmente le prestazioni.

Attraverso una apposita campagna sperimentale, sono state determinate e confrontate le prestazioni dei due pavimenti radianti valutandone i flussi di calore, i rendimenti e l’effetto utile. Le analisi sono state supportate da modelli termodinamici alle differenze finite per una maggiore comprensione dei fenomeni termodinamici in gioco. L’attività di ricerca ha permesso di valutare che un incremento della conducibilità termica del massetto del pavimento radiante del 23,7 % ha portato a un aumento medio dell’energia termica ceduta all’ambiente del 4,9 %, un risultato inferiore alle aspettative.

L0 studio ha consentito, inoltre, di sviluppare un modello teorico semplificato che permette di valutare il comportamento termico di un pavimento radiante in varie configurazioni, sia in regime stazionario che transitorio.