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rapporti - Deliverable

Studi a supporto della pianificazione territoriale per lo sviluppo degli impianti eolici e fotovoltaici

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Studi a supporto della pianificazione territoriale per lo sviluppo degli impianti eolici e fotovoltaici

Nel rapporto vengono descritte le attività di supporto istituzionale per la redazione del decreto “Aree idonee” e per il monitoraggio della risposta degli operatori alla regolamentazione delle aree idonee, e gli sviluppi metodologici per la valutazione della disponibilità di aree idonee per l’eolico offshore e per il fotovoltaico in area agricola.

In adempimento al decreto 199/2021 che recepisce la direttiva RED II, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sta lavorando alla redazione del decreto attuativo che deve disciplinare la materia delle aree idonee, provvedendo, nel contempo, alla ripartizione regionale dell’obiettivo FER-E nazionale. Nel presente rapporto sono presentate le attività che RSE ha svolto a supporto della revisione della bozza di decreto, presentata alle Regioni nel corso del 2023. Le attività hanno riguardato, innanzitutto, l’adeguamento della ripartizione regionale al nuovo obiettivo nazionale (conseguente alla revisione del PNIEC) e il recepimento delle osservazioni pervenute in fase di concertazione.

 

Parallelamente, sono stati svolti approfondimenti per valutare le ricadute della disciplina “aree idonee” sui due attori principali coinvolti nel processo, Regioni e operatori di settore. È stato, in particolare, condotto un caso studio sulla Regione Piemonte, per analizzare la disponibilità di aree risultante dall’applicazione dei criteri di idoneità previsti dalla bozza di decreto. I risultati delle analisi sono confluiti in uno strumento decisionale che consente di costruire diversi scenari di sfruttamento del territorio per il raggiungimento dell’obiettivo FER regionale.

 

Per quanto riguarda, invece, la risposta degli operatori, sono stati presi in esame i grandi progetti eolici e fotovoltaici presentati alla commissione VIA nazionale ed effettuato il confronto tra la localizzazione degli impianti e la disponibilità di aree potenzialmente idonee; nel caso dell’eolico offshore, è stato corredato da una stima preliminare delle aree stesse, basata su dati di risorsa eolica, geomorfologia e usi del mare derivati dal Piano per lo Spazio Marino.

 

Infine, considerato che uno dei punti critici della discussione in atto riguarda l’inclusione delle aree agricole tra le aree idonee, è stata impostata una metodologia per rilevare, attraverso le immagini satellitari, la presenza di aree agricole abbandonate potenzialmente destinabili all’installazione di impianti fotovoltaici.

 

Le attività svolte hanno consentito, tra l’altro, di portare all’attenzione dei soggetti istituzionali coinvolti alcune criticità, legate alla non idoneità delle fasce di rispetto dai beni culturali (per l’eolico) e delle aree DOP e IGP (per agrivoltaico non avanzato). Il superamento di tali criticità consentirà di ottenere un testo definitivo applicabile in concreto con gli strumenti di pianificazione effettivamente a disposizione dei soggetti deputati e coerente con gli obiettivi prefissati. Va rilevato, comunque, che l’analisi dei progetti presentati a VIA nazionale ha messo in evidenza come allo stato attuale sembra esistere un divario tra l’interesse degli operatori (concentrato principalmente su Puglia, Sicilia, Sardegna e Basilicata e con una inaspettata attivazione nei confronti dell’eolico offshore) e gli obiettivi regionali definiti nella bozza di decreto (almeno per quanto riguarda le proposte di grandi impianti).

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