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Studio sul risparmio energetico possibile con tecnologie efficienti: potenziale teorico e barriere che ostano al suo spiegamento, azioni per una migliore diffusione

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Studio sul risparmio energetico possibile con tecnologie efficienti: potenziale teorico e barriere che ostano al suo spiegamento, azioni per una migliore diffusione

Il Rapporto è finalizzato a favorire la diffusione di tecnologie in grado diridurre significativamente l’intensità energetica dei settori produttivi, giungendo a determinare il potenziale di risparmio conseguibile mediante la promozione di tecnologie specifiche presso i grandi utilizzatori di energia.

Motivazioni Il presente rapporto si inquadra nel progetto USI FINALI del terzo periodo della Ricerca di Sistema ed è relativo ad un suo workpackage, il WP2.1, finalizzato a favorire la diffusione di tecnologie in grado di ridurre significativamente l’intensità energetica dei settori produttivi, giungendo a determinare il potenziale di risparmio conseguibile mediante la promozione di tecnologie specifiche presso i grandi utilizzatori di energia. La possibilità di modificare la tendenza naturale alla crescita Businesss as Usual, mediante azioni di sostegno dell’efficienza energetica, nonché l’accertamento dei problemi che viceversa esistono alla sua diffusione, sono l’oggetto del presente documento. Più in particolare, l’esigenza sempre più imperativa di risparmio e di efficienza energetica si è concretizzata in uno sforzo teso a promuovere la razionalizzazione dei consumi, specialmente presso i grandi utilizzatori, mediante l’impiego di tecnologie e servizi innovativi e di sostenere la produzione nazionale di tecnologie e servizi avanzati, contribuendo al potenziamento del sistema economico-produttivo nazionale e della competitività delle imprese. In questo contesto, lo sviluppo di tecnologie efficienti per gli usi finali elettrici ha ancora un forte potenziale, sebbene questo potenziale non sia pienamente compreso per maggiore propensione verso settori consolidati, meno a rischio di quelli innovativi. Una maggiore conoscenza lato domanda e offerta può quindi indirizzare in modo più razionale ricerca e sviluppo di nuove tecnologie verso una maggiore qualità del servizio ed una maggiore efficienza energetica. Lo studio svolto è stato allora strutturato attraverso una successione articolata di indagini “incrociate”, che hanno riguardato, alternativamente o talvolta in modo concorrente, i settori a confronto dell’offerta e della domanda di elettrotecnologie. Della filosofia che ha sotteso tali indagini si fornisce qui di seguito l’indicazione sintetica. L’indagine svolta Campo dell’indagine L’indagine ha comportato un’ampia consultazione, finalizzata allo studio di strumenti e metodi per favorire un efficiente incontro tra la domanda e l’offerta di tecnologie e di servizi avanzati, anche mediante il trasferimento tecnologico dei risultati di Ricerca e Sviluppo. La consultazione ha inteso verificare il livello di adozione di tecnologie energeticamente efficienti, attraverso la conoscenza dello stato dell’arte sulle caratteristiche della domanda e dell’offerta di tecnologie e servizi innovativi. Un risultato atteso dell’indagine

è costituito dalla valorizzazione e dal potenziamento dell’offerta nazionale, sia nel settore industriale che in quello del terziario. Destinatari dell’indagine L’indagine ha riguardato una molteplicità di destinatari, espressivi sia della domanda che dell’offerta di elettrotecnologie efficienti: • Gli Energy Manager di imprese/unità locali nei comparti più rappresentativi del settore industriale, individuati o tra quelli più energivori e/o quelli con maggiore tasso di sviluppo • I Produttori di beni e/o fornitori del settore industriale. A tale proposito, si sono utilizzati anche risultati di progetti europei con finalità analoghe, quali ad esempio il progetto ERMINE • Le Associazioni di categoria o istituzioni, ad integrazione e confronto dei dati provenienti dalle imprese Comparti interessati L’indagine è svolta per tecnologie e su comparti di rilievo dello scenario nazionale (come precedentemente indicato, quelli più energivori e/o quelli i con maggiore tasso di sviluppo); in prima battuta, i comparti interessati sono stati individuati tra i seguenti: • produzione e lavorazione di minerali non metalliferi; • fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone, dei prodotti di carta; stampa ed editoria. • industrie alimentari, delle bevande e del tabacco; • fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici; • metallurgia, fabbricazione di prodotti in metallo Modalità di svolgimento dell’indagine L’indagine è stata affrontata mediante lo svolgimento di interviste e attraverso l’utilizzo di altri strumenti conoscitivi (incontri orientativi, workshop, ecc) sui seguenti argomenti: • Domanda, governo e razionalizzazione dell’energia in comparti rappresentativi • Apparecchiature elettriche impiegate e quelle innovative impiegabili: • a pari o migliori caratteristiche del prodotto • e/o a migliore efficienza energetica • Possibilità e convenienza da parte dei fabbricanti/fornitori di attivare prodotti, apparecchiature e servizi innovativi L’indagine è stata strutturata attraverso due fasi. 1. FASE 1 – Incontri orientativi con Energy Manager, produttori e associazioni di categoria; due incontri sono stati tematici ed hanno trattato le tecnologie dei motori elettrici e della cogenerazione. Per un terzo incontro si è tratto profitto dell’opportunità di contatto offerta dal convegno nazionale FIRE svoltosi a Venezia. 2. FASE 2 – Interviste a Energy Manager, sia di tipo telefonico che attraverso questionari

L’attività si è svolta in collaborazione con FIRE che, essendo l’organo ufficiale rappresentante gli Energy Manager, ha favorito la selezione e la presa di contatto con gli elementi maggiormente significativi dei settori considerati ed ha fornito consulenza nella messa a punto dei questionari, nell’impostazione di interviste telefoniche e nell’organizzazione degli incontri. Informazioni complementari sui costruttori di elettrotecnologie si sono infine basate su quanto emerso dalle attività fino ad oggi svolte sul progetto europeo ERMINE. Conclusioni Vengono qui di seguito evidenziate e sintetizzate le conclusioni e le indicazioni più significative: • La scarsa partecipazione delle aziende agli incontri e lo scarso numero di questionari ricevuti testimoniano le difficoltà che si incontrano nel promuovere procedure ed interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica. Ciò è dovuto in parte al sottodimensionamento del personale aziendale, che confina il tempo disponibile per attività che non rientrano nel core business, in parte, la poca attenzione è anche dovuta ad aspetti culturali, in quanto in Italia non si riscontra ancora un’abitudine consolidata a partecipare ad iniziative quali tavoli di lavoro e programmi di ricerca, a tutto danno delle possibilità di crescita delle imprese. • C’è molto spazio per operare in termini di una maggiore, più articolata e maggiormente circostanziata offerta di elettrotecnologie efficienti, anche in ragione di quanto osservato nel punto precedente. Il fatto che siano state evidenziate perplessità sulla rispondenza dei motori eff1 agli standard CEMEP dichiarati indica che c’è molto da lavorare anche sul punto di vista della qualità e della cultura etica, oltre che dell’informazione. • Molte elettrotecnologie potrebbero ottenere una maggiore diffusione se si riuscissero a stipulare degli accordi con i fornitori di macchine di processo per incorporarle da subito nei loro sistemi (ciò è valido ad esempio per i motori elettrici ed i controlli a velocità variabile, ma anche per altre tecnologie indicate nelle schede) • Le Associazioni di categoria potrebbero (e dovrebbero) avere un ruolo maggiore nel campo del supporto operativo, del coinvolgimento in programmi quali quello della Ricerca di Sistema Elettrico, della diffusione di buone pratiche operative e nelle consultazioni per aggiornamenti legislativi. • Potrebbe risultare utile diffondere linee-guida per stimolare ed incoraggiare le imprese a richiedere, in sede di presentazione di offerta, delle indicazioni che non riportino solo il prezzo di acquisto della macchina, ma anche gli elementi utili ad eseguire un’analisi costi/benefici estesa al ciclo di vita dell’apparato (procedura da utilizzare anche nel complesso degli uffici acquisti interni). • Le ESCO potrebbero rappresentare un ausilio per la realizzazione di interventi di efficienza, ma al momento il loro modo di operare è poco conosciuto ed in alcuni casi visto con sospetto o comunque non compreso. E’ importante che diventino reperibili sul mercato società ESCO specializzate nel comparto industriale, in grado di rispondere alle esigenze di questo settore, in particolare alla relazione spesso molto spinta fra sistemi energetici e processi produttivi; a tale proposito, sarebbe di grande utilità un processo di approfondimento interattivo tra le esperienze di alcune aziende operanti da tempo nel settore

industriale e di altre che hanno iniziato ad operare in esso, venendo da anni o decenni di esperienza in quello civile • L’incertezza delle regole e le complicazioni burocratiche rappresentano spesso un ostacolo decisivo sulla strada che porta alla realizzazione di interventi di efficienza; il problema è avvertito da molti soggetti, che si dimostrano peraltro poco disponibili a dedicare il loro tempo a tavoli di lavoro volti a proporre miglioramenti presso i Ministeri e gli Enti deputati; • Si avverte una forte esigenza di professionisti e fornitori preparati ed affidabili, la cui presenza è avvertita come non ancora capillarmente diffusa sul mercato; una spinta in questo senso potrebbe conseguire dal ricorso a procedure di certificazione (che non sempre hanno tuttavia garantito in passato i risultati cercati), ma soprattutto attraverso la diffusione di una cultura etica e la fornitura di una formazione adeguata al personale di tali operatori di mercato. Sulla base di quanto sopra riportato, si ritiene che una prosecuzione delle attività di ricerca in questo settore sia quanto mai opportuna: • Lato domanda, potrebbe essere utile cercare di coinvolgere in diagnosi energetiche alcune aziende significative, accompagnate dall’impegno alla realizzazione di interventi e allo svolgimento del monitoraggio. In questo contesto, sarebbe particolarmente utile coinvolgere leader di settore perché poi garantiscano una replica per imitazione secondo procedure tradizionali. • Lato offerta, si potrebbero avviare delle attività in collaborazione con le Associazioni di categoria ed alle imprese di settore per diffondere l’utilizzo delle elettrotecnologie, promuovere l’approccio sul ciclo di vita dei sistemi e favorire la costituzione di gruppi di lavoro e procedure per avviare azioni volte alla partecipazione a programmi di ricerca ed innovazioni collegati all’efficienza energetica. Sarebbe anche opportuno programmare iniziative in corrispondenza di fiere e mostre settoriali che garantiscano una forte partecipazione. Una maggiore attenzione dovrebbe inoltre essere dedicata alla possibilità di collegare le elettrotecnologie a grandi programmi di rinnovamento, ad esempio attraverso i finanziamenti per la ristrutturazione dei zuccherifici e per la produzione di biocarburanti. Potrebbe infine essere interessante un’iniziativa volta a cercare di individuare i punti deboli dal punto di vista energetico dei processi produttivi dei principali distretti italiani, per ragionare su possibili programmi di ricerca da attivare in collaborazione con le aziende più cooperative.

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